Il legame speciale tra anziani e animali da compagnia: un’amicizia che fa bene alla salute

Gli animali da compagnia sono molto più di semplici presenze domestiche: rappresentano un punto di riferimento emotivo per molte persone, in particolare per gli anziani.

Quando si raggiunge una certa età, la solitudine può diventare un fattore con cui confrontarsi quotidianamente, soprattutto per chi vive da solo o ha perso il proprio partner. La presenza di un cane, di un gatto o di un altro animale affettuoso può fare la differenza, creando una compagnia costante e riempiendo le giornate di momenti di calore e interazione.

animali con anziani
senioritalia.it – Animali con anziani

Avere un animale accanto significa sentirsi necessari, responsabili di una creatura che dipende dalle cure e dall’affetto del proprio padrone. Questo senso di responsabilità aiuta a mantenere una routine quotidiana, un aspetto fondamentale per chi è in pensione e rischia di perdere la struttura delle giornate. Dare da mangiare al proprio animale, portarlo a spasso o accudirlo sono piccole azioni che diventano fondamentali per mantenere un senso di scopo e stabilità. In cambio, gli animali offrono affetto incondizionato, senza giudizi, accogliendo il proprio padrone ogni giorno con entusiasmo e fedeltà.

Il semplice gesto di accarezzare un gatto che si accoccola sulle gambe o di sentire un cane che scodinzola felice al ritorno a casa crea una connessione immediata con la sfera emotiva, stimolando la produzione di endorfine e serotonina, due sostanze chimiche che aiutano a combattere stress e depressione. Questo legame affettivo diventa un potente antidoto contro la malinconia e l’isolamento, restituendo agli anziani una presenza rassicurante che rende le giornate più ricche di calore umano.

Benefici fisici e benessere quotidiano

La convivenza con un animale non è solo un toccasana per il cuore, ma ha anche un impatto positivo sulla salute fisica degli anziani. Chi possiede un cane, ad esempio, è naturalmente portato a uscire più spesso per le passeggiate quotidiane, mantenendosi attivo anche in età avanzata. Camminare regolarmente, anche per tragitti brevi, aiuta a migliorare la circolazione sanguigna, la mobilità articolare e la resistenza fisica, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e mantenendo una maggiore autonomia.

Ma i benefici non si limitano solo al movimento: studi scientifici hanno dimostrato che la presenza di un animale domestico è in grado di abbassare la pressione sanguigna e il livello di cortisolo, l’ormone dello stress, contribuendo a ridurre l’ansia e a migliorare il benessere generale. Accarezzare un gatto o osservare un acquario di pesci ha un effetto calmante e rilassante, favorendo un miglior controllo del battito cardiaco e un senso di tranquillità profonda.

Anche la memoria e la prontezza mentale traggono vantaggio dalla convivenza con un animale. Parlare con il proprio amico a quattro zampe, ricordarsi gli orari dei pasti e delle cure, interagire con altre persone durante le passeggiate o le visite dal veterinario, sono tutti stimoli che mantengono attiva la mente e riducono il rischio di declino cognitivo. Per chi soffre di Alzheimer o demenza senile, la pet therapy ha dimostrato di essere particolarmente efficace, aiutando a mantenere il contatto con la realtà e a gestire meglio stati d’ansia e agitazione.

Un aiuto per il cuore e per le relazioni sociali

Un altro grande vantaggio dell’avere un animale in età avanzata è il miglioramento della vita sociale. Possedere un cane, ad esempio, è un’ottima occasione per incontrare altre persone durante le passeggiate al parco o al centro città. Gli animali diventano spesso un pretesto per avviare una conversazione, rompere il ghiaccio e creare nuove amicizie. Questo aspetto è particolarmente importante per gli anziani che rischiano di vivere in solitudine, aiutandoli a sentirsi meno isolati e più integrati nella comunità.

cane con anziani
senioritalia.it – Il rapporto speciale tra gli anziani e gli animali

Anche in contesto familiare, un animale può svolgere un ruolo fondamentale. Spesso i nipoti si sentono più coinvolti nel trascorrere del tempo con i nonni proprio grazie alla presenza di un animale, creando momenti di gioia e condivisione. Un cane che corre in giardino o un gatto che si fa coccolare sul divano diventano un ponte tra le generazioni, favorendo un’interazione più vivace e naturale.

Dal punto di vista emotivo, la presenza di un animale aiuta anche a gestire meglio i momenti di difficoltà, come la perdita di una persona cara o un periodo di malattia. Sapere di avere accanto un essere vivente che ha bisogno di cure e attenzioni aiuta a non lasciarsi andare alla tristezza e a reagire con maggiore forza. Gli animali sanno percepire le emozioni umane e spesso dimostrano un’innata capacità di confortare il proprio padrone nei momenti difficili, offrendo affetto e vicinanza in modo del tutto spontaneo.

In definitiva, il legame tra anziani e animali da compagnia è un rapporto profondo che va oltre la semplice convivenza. È una connessione fatta di affetto, benefici reciproci e supporto emotivo, capace di migliorare la qualità della vita su più livelli. Prendersi cura di un animale significa sentirsi vivi, utili e amati, un aspetto essenziale per affrontare la terza età con maggiore serenità e benessere.

Il valore della scelta dai canili e gattili

Un nuovo inizio per l’animale e per chi lo accoglie

Adottare un cane o un gatto da un canile o da un gattile non è solo un gesto di generosità nei confronti di un animale bisognoso, ma anche un’opportunità per arricchire la propria vita con una compagnia preziosa e affettuosa. Troppo spesso, i rifugi sono pieni di animali che, per i più svariati motivi, sono stati abbandonati o non hanno mai avuto una famiglia. Dietro ogni sguardo che si incontra in un canile c’è una storia, a volte difficile, ma sempre con un grande desiderio di affetto e stabilità.

Per gli anziani, questa scelta può rivelarsi doppiamente significativa: non solo si dona una nuova possibilità a un animale, ma si introduce nella propria vita una presenza che porta compagnia, affetto e benessere psicofisico. A differenza di quanto si possa pensare, gli animali dei rifugi non sono “problematici” o difficili da gestire. Al contrario, molti di loro si adattano con facilità a una nuova casa e mostrano una gratitudine profonda nei confronti di chi decide di prendersene cura.

I volontari dei canili e dei gattili si occupano con attenzione di ogni animale e sono in grado di consigliare la scelta giusta in base alle esigenze del futuro proprietario. Per una persona anziana, ad esempio, potrebbe essere più adatto un cane di taglia medio-piccola, già abituato alla vita domestica, o un gatto dal carattere affettuoso, che non richieda particolare gestione ma che sappia donare amore e compagnia.

I benefici di adottare per gli anziani

Per chi ha superato una certa età, un animale da compagnia rappresenta una vera e propria risorsa per il benessere fisico e mentale. Con il passare degli anni, la solitudine può diventare una presenza ingombrante, soprattutto per chi vive da solo o ha meno contatti con amici e parenti. Un animale, invece, offre una compagnia costante, scandisce le giornate con una routine e riempie la casa di vitalità.

Chi adotta un cane avrà la possibilità di uscire più spesso, camminare e mantenersi attivo, un aspetto fondamentale per la salute fisica degli anziani. Anche un gatto, pur non richiedendo passeggiate, regala compagnia con la sua presenza e la sua dolcezza. Il semplice atto di accarezzare un animale ha dimostrato di ridurre stress, ansia e pressione sanguigna, contribuendo a uno stato di maggiore serenità.

Un altro aspetto importante dell’adozione è il senso di responsabilità che si sviluppa nel prendersi cura di un altro essere vivente. Sapere che c’è qualcuno che aspetta le proprie attenzioni dà un senso alla giornata e stimola l’attività mentale, un aspetto cruciale per prevenire il declino cognitivo. Inoltre, la presenza di un animale può migliorare le relazioni sociali: un cane porta il proprio proprietario a interagire con altre persone durante le passeggiate, mentre un gatto diventa spesso un argomento di conversazione tra amici e vicini.

Un rifugio che diventa casa: il cambiamento per l’animale

Adottare da un canile o da un gattile significa offrire una seconda possibilità a un animale che ha vissuto momenti difficili. Molti cani e gatti che si trovano nei rifugi hanno subito abbandoni o traumi, ma questo non significa che non possano diventare compagni meravigliosi. Anzi, spesso gli animali adottati mostrano una fedeltà e un affetto straordinari, quasi come se sapessero di aver ricevuto una nuova opportunità.

Un aspetto da non sottovalutare è che gli animali nei canili vengono vaccinati, controllati dai veterinari e spesso già sterilizzati, garantendo così una maggiore tranquillità per chi li accoglie in casa. Inoltre, adottare da un rifugio evita di incentivare il commercio di animali da allevamenti non sempre etici, contribuendo a combattere il fenomeno dell’abbandono e del randagismo.

Se un anziano è indeciso se adottare o meno un animale, può valutare anche l’affido temporaneo: molti rifugi permettono di portare a casa un cane o un gatto per un periodo di prova, in modo da capire se la convivenza è adatta alle proprie esigenze. In alcuni casi, inoltre, è possibile adottare animali senior, che si adattano meglio a una vita tranquilla in casa e che, purtroppo, spesso faticano a trovare una famiglia a causa della loro età.

Un gesto d’amore che cambia la vita

Adottare un animale da un canile o da un gattile è un gesto di amore e responsabilità che porta benefici a entrambe le parti. Per un anziano, significa ritrovare compagnia, affetto e una nuova routine, mentre per l’animale rappresenta la possibilità di una vita serena e sicura.

Prima di acquistare un cane o un gatto, è importante considerare l’adozione come prima scelta. I rifugi sono pieni di amici a quattro zampe in attesa di una casa, pronti a offrire tutto il loro amore a chi decide di dar loro una seconda possibilità. Con il supporto dei volontari e delle strutture specializzate, trovare il compagno giusto per le proprie esigenze è più semplice di quanto si possa immaginare.

Aprire la porta di casa a un animale abbandonato è un gesto che migliora la qualità della vita, crea un legame unico e regala emozioni autentiche, indipendentemente dall’età. Gli anziani che scelgono di adottare non solo regalano una casa a un essere bisognoso, ma scoprono un’amicizia che cambia il cuore e la quotidianità.

Aggiornare i dati relativi al numero di canili e gattili in Italia è complesso, poiché le informazioni disponibili variano nel tempo e tra le diverse fonti. Secondo un censimento condotto da Senior Italia FederAnziani nel 2017, erano state individuate 949 strutture, con la maggiore concentrazione in Lombardia (128), seguita da Piemonte e Campania (99 ciascuna), Lazio (87), Emilia-Romagna (73), Marche (64), Sicilia (59), Toscana (58), Puglia (57), Veneto (33), Abruzzo, Sardegna e Calabria (31 ciascuna), Liguria (28), Friuli Venezia Giulia (20), Umbria (15), Trentino Alto Adige (14), Basilicata (12), Molise (9) e Valle d’Aosta (1). Nelle grandi città, Roma contava 24 strutture, Palermo 11, Napoli 10, Milano 7 e Torino 6.

Tuttavia, dati più recenti indicano una variazione nel numero di strutture. Secondo il Rapporto LAV sul randagismo del 2020, in Italia erano presenti oltre 1.000 canili, suddivisi in 356 canili sanitari, 671 canili rifugio e 89 strutture con funzione mista. Nel 2020, nei canili rifugio erano ospitati 69.171 cani, con una distribuzione geografica che vedeva 42.291 cani al Sud e nelle Isole, 15.239 al Centro e 11.641 al Nord.

Le informazioni disponibili indicano invece che, nel 2017, erano presenti 101 gattili sul territorio nazionale, con una distribuzione fortemente sbilanciata tra Nord e Sud: solo 7 strutture nel Meridione, rispetto alle 54 del Nord e alle 40 del Centro. Questa disparità evidenzia una minore attenzione al randagismo felino nelle regioni meridionali.

Per quanto riguarda le colonie feline, nello stesso anno si contavano 61.878 colonie registrate, con una netta prevalenza al Centro-Nord (53.944) rispetto al Sud (7.934). Le regioni con il maggior numero di colonie censite erano la Lombardia (14.083), il Lazio (11.683), il Veneto (6.777), la Toscana (6.412) e l’Emilia-Romagna (6.320). – fonte dati dal Sole24ore-

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