Come vivere più a lungo? Non serve copiare i centenari, il segreto è un altro

Spesso si tende a copiare le abitudini dei centenari per vivere più a lungo. In realtà c’è un altro elemento da considerare

Quando una persona supera il secolo di vita oltre a fare notizia spesso diventa un esempio da seguire, copiandone determinate abitudini alimentari o quotidiane ed immaginando che questo possa rappresentare anche per altri il segreto per la longevità. Basarsi esclusivamente sullo stile di vita dei centenari però non è del tutto corretto, anzitutto perché alcuni di loro sono stati ad esempio fumatori o bevitori.

Signora anziana in bicicletta al parco
Qual è il segreto per raggiungere il secolo di vita (senioritalia.it)

Oppure hanno condotto una vita prevalentemente sedentaria o addirittura hanno affrontato problemi di obesità o di anoressia. Ciò nonostante hanno raggiunto il secolo di vita: questo aspetto ci rivela che esiste dell’altro, ovvero un elemento che è bene conoscere e considerare.

Qual è il vero segreto della longevità? Non solo le abitudini dei centenari, c’è dell’altro

Certamente, dunque, se da un lato le buone abitudini di una persona che è riuscita a superare il secolo di vita possono certamente rappresentare un piccolo aiuto nel nostro percorso di vita, non è matematico che ci consentiranno di raggiungere la medesima loro età. Anche perché, di contro, esistono alcuni studi come ad esempio quello risalente al 2011 e pubblicato sul Journal of the American Geriatric Society dai quali è emerso che oltre il 60% degli over 95 aveva fumato, un’altra grande percentuale aveva avuto problemi di obesità, molti non avevano mai fatto attività fisica, ed in pochissimi erano vegetariani.

anziani al parco
Quanto influisce il patrimonio genetico sulla longevità (senioritalia.it)

Da questo riscontro è emerso che il vero indicatore di una possibile lunga vita è nientemeno che la genetica, che talvolta riesce ad essere addirittura più ‘forte’ del consumo di fumo o di alcol, della sedentarietà o dei problemi di peso. Chi, cioè, ha una predisposizione alla longevità ha, indipendentemente dalle sue abitudini di vita, un minor rischio di sviluppare patologie legate all’invecchiamento.

E stando a diverse ricerche in materia i geni inciderebbero sulla durata della vita per il 25%, la restante percentuale invece dipenderebbe dalle scelte che quotidianamente ognuno di noi fa. Tradotto in parole più semplici, arrivare fino a 85 o 90 anni potrebbe essere largamente legato ad uno stile di vita sano mentre molto spesso superare questa età arrivando al secolo, o oltre, di vita, è invece in gran parte dei casi una questione di ereditarietà. Non è però ad oggi stato ancora identificato uno specifico gene responsabile dell’invecchiamento lento: la ricerca in tal senso prosegue per individuare i super geni della longevità.

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