Tutto sul bonus per anziani che può raggiungere 1.381 euro al mese. La richiesta da inoltrare all’INPS e a chi spetta.
Il Governo Meloni ha previsto in via sperimentale per l’anno 2025, una serie di nuove misure assistenziali dedicate agli anziani che versano in particolari situazioni di disagio economico. Tutte le informazioni su questo bonus, a chi spetta e come fare domanda.
Stiamo parlando della Prestazione universale Inps, che prevede un’integrazione di 850 euro al mese all’indennità di accompagnamento prevista dall’articolo 1 della legge n.18 dell’11 febbraio 1980; questo bonus dedicato agli anziani, introdotto dal 2 gennaio 2025, richiede però specifiche condizioni che riguardano chiaramente chi ne vuole fare domanda.
Il decreto legislativo n.29 del 15 marzo 2024, meglio conosciuto come Decreto anziani, prevede un riconoscimento di una prestazione universale da parte dell’INPS che comporta l’assorbimento dell’indennità di accompagnamento (legge 18/1980) e delle prestazioni fornite dagli Ats, negli ambiti di propria competenza (articolo 1, comma 164, legge 234/2021).
Questo bonus, in via sperimentale per il biennio 2025/2026 e partito ufficialmente dal 2 gennaio 2025, il cui contributo economico mensile previsto è di 850 euro, ha il fine di fornire un ulteriore sostegno alle persone anziane che necessitano di aiuto economico per sostenere spese legate a problematiche di salute, e va ad aggiungersi all’indennità di accompagnamento.
Per quanto riguarda chi può accedere a questa misura, l’INPS elenca i requisiti per avviare richiesta:
La Prestazione universale prevede, per coloro che ne avranno diritto, l’erogazione di un assegno mensile del valore di 850 euro che si andrà ad aggiungere ai 531,76 dell’indennità di accompagnamento, portando così ad un totale di 1.381,76 euro al mese a disposizione del richiedente.
La domanda per la Prestazione universale si può inoltrare esclusivamente online sulla pagina Decreto Anziani – Prestazione universale, e ad essa vanno allegati i seguenti documenti: Dsu, la Dichiarazione sostitutiva unica, aggiornata per il calcolo del reddito e del patrimonio, certificazione del bisogno assistenziale gravissimo e la documentazione relativa alla titolarità dell’indennità di accompagnamento. In caso l’INPS dovesse riscontrare delle irregolarità nella richiesta dell’indennità, provvederà alla revoca del bonus, e per il richiedente resterà intatta l’indennità di accompagnamento della quale già aveva diritto e che veniva già erogata.
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