Recenti studi hanno dimostrato che andare a dormire ad un determinato orario porta numerosi benefici sulla salute e migliora la qualità del sonno.
Una delle abitudini quotidiane principali per il corretto funzionamento dell’organismo è dormire. Gli esperti puntano sempre di più l’attenzione sull’importanza del sonno, che garantisce il riposo e di conseguenza, assicura un’ottima salute psicofisica.

É noto infatti, che in assenza delle giuste ore di riposo, si possono manifestare sintomi anche molto più gravi del classico senso di stanchezza. L’insonnia interviene infatti, sul sistema cardiovascolare e sul tessuto cerebrale, danneggiando la memoria a breve termine. Le disfunzioni inoltre, si notano anche nell’ambito alimentare.
Dormire male e poco può aumentare il senso di fame, conducendo alla lunga a problemi di sovralimentazione. A ciò si aggiunge un notevole abbassamento delle difese immunitarie. La vita frenetica e lo stress tuttavia, impediscono spesso di dedicare il giusto tempo al sonno, che si concentra in poche giornate e soprattutto, negli orari sbagliati.
Non è soltanto la durata della dormita a garantire un riposo soddisfacente per mente e corpo. Recenti studi hanno confermato l’importanza dell’orario stesso in cui ci si appresta a chiudere gli occhi. Al contrario di molte credenze comuni, è ben differente da ciò che generalmente si sente dire.
A che ora andare a dormire: il segreto per un sonno ideale
La televisione e gli altri intrattenimenti tecnologici di cui ci si circonda, sono tra le prime cause di un ritardo nell’orario del sonno. Seguendo un programma o una serie, scrollando i social sullo smartphone, è molto facile ritrovarsi a fare le ore piccole. Un’abitudine sbagliatissima per il benessere psicofisico, che accusa i colpi di questa scelta. É stato più volte chiarito che non ci si dovrebbe mai addormentare dopo la mezzanotte.

Superando quest’orario infatti, difficilmente si riuscirà a colmare il bisogno di sonno quotidiano, durante il quale si dovrebbero alternare i famosi cicli. Si parte con il sonno più leggero, di una durata dai 10 ai 25 minuti. A questo segue la fase REM, che può durare fino ad 1 ora, fino a raggiungere poi il sonno profondo. É proprio questo ad avere la durata maggiore e può arrivare alle 2 ore.
Come assicurarsi dunque, di completare al meglio questa sequenza? Si pensa erroneamente che andare a letto molto presto possa essere d’aiuto, ma secondo recenti ricerche anche questo eccesso potrebbe compromettere altamente la salute. Andando a dormire alle 22:00 o ancora prima, il ciclo del sonno non viene compiuto nel modo corretto.
Una via di mezzo quindi, sarebbe la scelta più giusta. Secondo gli esperti l’orario perfetto corrisponde alle 23:00 o poco più, ossia prima che arrivi la mezzanotte. Il segreto si cela proprio nella quantità di ore garantite per il completamento del ciclo ideale.
Gli effetti benefici di questa routine saranno tangibili non soltanto nell’immediato, con una riduzione di stanchezza e affaticamento, ma anche a lungo termine, grazie alla rigenerazione che avviene proprio mentre si chiudono gli occhi.