Insonnia e risvegli notturni: potrebbero nascondere qualcosa di più serio, quando preoccuparsi

Notti insonni? Scopri quando l’insonnia è un campanello d’allarme e come ritrovare un sonno ristoratore.

Non c’è peggior tortura di girarsi e rigirasi nel letto senza riuscire a dormire. Fissare il soffitto mentre tutti intorno dormono è una situazione a dir poco stressante, che va poi ad avere conseguenze anche sulla vita di tutti i giorni. I risvegli notturni e l’insonnia possono trasformare anche la più tranquilla delle notti in un vero e proprio incubo. Le cose non vanno meglio con lo spuntare del sole una notte così lascia addosso una sensazione di frustrazione e stress difficile da mandare via.

Ragazza nel letto
Insonnia e risvegli notturni: potrebbero nascondere qualcosa di più serio, quando preoccuparsi (senioritalia.it)

Inoltre, la sensazione di impotenza davanti all’incapacità di addormentarsi la notte può anche generare un circolo vizioso di ansia e stress, che va poi a peggiorare la situazione. Tuttavia, delle volte vale la pena chiedersi cosa ci sia dietro queste notti insonni. Finché si tratta di un caso isolato o sporadici episodi, l’insonnia o la fatica a dormire una notte di sonno regolare possono essere dei disturbi passeggeri. Tuttavia, quando la situazione si ripete con regolarità potrebbe essere indicativo di qualcosa di più serio.

Una notte insonne, probabilmente, è capitata a tutti almeno una volta nella vita. Tuttavia, quando l’insonnia diventa cronica inizia ad avere un impatto significativo sulla qualità della vita. I risvegli notturni frequenti, la difficoltà ad addormentarsi o il sonno non ristoratore potrebbero poi essere dei segnali di altre condizioni di salute latenti.

Insonnia e risvegli notturni, quando è il caso di preoccuparsi

Come fare a capire quando preoccuparsi è presto detto, quando l’insonnia persiste per più di tre mesi è chiaramente il caso di un’indagine più approfondita per capirne le cause scatenanti. Stesso discorso per la frequenza degli episodi di risveglio notturno, se questi avvengono per più di tre notti alla settimana, possono indicare un problema sottostante che sta cercando di venire a galla. Inoltre, è bene monitorare anche i sintomi associati. Stanchezza diurna eccessiva, irritabilità, difficoltà di concentrazione, ansia o depressione possono infatti presentarsi insieme all’insonnia o alla fatica a completare un sonno.

Ragazza sconsolata con un cuscino in testa
Insonnia e risvegli notturni, quando è il caso di preoccuparsi (senioritalia.it)

Ci sono poi alcune patologie che possono andare a influire negativamente sul sonno, fino a sfociare in veri e propri disturbi. Tra questi troviamo l’apnea notturna, la sindrome delle gambe senza riposo, il reflusso gastroesofageo o problemi alla tiroide, possono causare disturbi del sonno. Anche alcuni farmaci influiscono con il sonno, dunque se si è sottoposti a una cura farmacologica è bene controllare il bugiardino per controllare se l’insonnia è presente tra i sintomi collaterali. Infine, è bene ricordarsi che anche preoccupazioni, stress lavorativo o problemi personali possono disturbare il sonno.

Se l’insonnia persiste e dovesse associarsi anche ad altri sintomi, è bene rivolgersi a un medico così da escludere cause mediche dietro il disturbo del sonno e ricevere un trattamento del sonno. Anche adottare abitudini sane per favorire il sonno può essere di grande aiuto, tra queste troviamo mantenere orari regolari, creare un ambiente rilassante, evitare caffeina e alcol prima di dormire e praticare tecniche di rilassamento.

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