Nuovi aumenti in arrivo con la Legge 104: tutte i dettagli per un supporto più efficace.
L’INPS ha annunciato importanti aggiornamenti sui benefici economici e contributivi sui benefici economici e contribuitivi legati al congedo straordinario previsto dalla Legge 104.
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La Legge 104/92 è uno dei pilastri fondamentali per il supporto alle persone con disabilità o malati e ai loro familiari. Nel 2025 sono state introdotte importanti modifiche sono state introdotte, con l’obiettivo di rendere il sistema più efficace e inclusivo.
Scopriamo quindi quali sono le novità riguardanti l’importante sostegno, che vanno dalla semplificazione dell’accertamento dell’invalidità alla ridefinizione del concetto di disabilità.
Legge 104, nuovi limiti economici per il 2025
Come abbiamo visto l’INPS ha previsto numerosi cambiamenti in merito ai benefici economici e contributivi legati al congedo straordinario previsto dalla Legge 104. Il congedo straordinario è un periodo retribuito di assenza dal lavoro concesso ai lavoratori dipendenti per assistere a un familiare con disabilità grave, questa deve essere accertata ai sensi dell’art. 33 della Legge 104.
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Questo è stato inizialmente concepito per la tutela della maternità e, con il tempo, è stato poi nel tempo il suo ambito si è esteso anche a figli, genitori, coniugi e fratelli del disabile. La normativa prevede un ordine gerarchico rigido tra i beneficiari, che non può essere modificato a discrezione del disabile. Lo strumento garantisce l’assistenza ai familiari in condizioni di gravità, ma anche la conservazione del posto di lavoro e di conseguenza la continuità del reddito per chi si prende cura del proprio caro.
Tra i cambiamenti più attesi ritroviamo l’aggiornamento dell’importo massimo riconosciuto per il congedo straordinario. L’INPS, con la circolare n. 36 del 30 gennaio 2025, ha fissato un nuovo massimale a 57.038,00 euro. Il datore di lavoro include i contributi previdenziali nell’importo e lo suddivide come segue: 3.827,03 euro mensili e 125,82 euro giornalieri. L’aggiornamento di questo valore, basato sulle nuove variazioni ISTAT dei prezzi al consumo, garantisce l’adeguamento alle condizioni economiche attuali.
Uno dei quesiti più comuni riguarda l’impatto del congedo straordinario sulla pensione. I lavoratori possono tirare un sospiro di sollievo: il periodo di assenza dal lavoro è infatti coperto dai contributi figurativi, ovvero contributi riconosciuti direttamente dall’INPS, che non vengono versati dal datore di lavoro.
Tali contributivi sono validi sia per il diritto alla pensione e sia per la misura dell’assegno mensile. Va tuttavia precisato che la normativa all’art. 42 comma 5-ter del D.Lgs. 152/2001 prevede un massimale di contribuzione annualmente aggiornato.