Legge 104, tutte le attività indirette che puoi svolgere durante i permessi

Cosa puoi svolgere durante i permessi previsti dalla Legge 104? Ecco cosa prevede la legge: tutte le attività indirette permesse.

La Legge 104 prevede numerose agevolazioni, sconti, permessi e congedi. Negli ultimi anni sono stati diverse le prese di posizioni dell’INPS relative a cosa poter fare durante i permessi e i congedi dal lavoro. Ci sono stati anche interventi legislativi mirati, ma in molti hanno tutt’oggi diversi dubbi.

Legge 104
Legge 104, tutte le attività indirette che puoi svolgere durante i permessi – Senioritalia.it

Ad esempio, quali attività indirette si possono fare durante i permessi e i congedi? Molti lavoratori che usufruiscono delle agevolazioni previste dalla Legge 104, infatti, temono ripercussioni. Meglio fare chiarezza.

Legge 104, le attività che puoi fare durante i permessi

I lavoratori titolari di Legge 104, hanno diritto a diverse agevolazioni, come ad esempio tre giorni di permesso al mese retribuiti. Ma quali sono i limiti? Va ricordato infatti che usufruire in modo illegittimo dei permessi può avere gravi conseguenze. Nei tre giorni di permesso, ad esempio, il lavoratore può assentarsi dal posto di lavoro a patto che provveda ad assistere in modo costante e regolare di un familiare con uno stato di disabilità. Questo però, secondo legge, non significa che il lavoratore non possa assentarsi dall’abitazione del familiare non autosufficiente.

Legge 104
Legge 104, le attività che puoi fare durante i permessi – Senioritalia.it

Come si evince dall’ordinanza numero 1227 del 17 gennaio 2025 della Corte di Cassazione Sezione Lavoro, infatti, in determinati casi è possibile allontanarsi, a patto che l’assenza si di breve durata e ad ogni modo volta a svolgere compiti a favore del parente non autosufficiente. Quando si parla di attività di assistenza, infatti, bisogna considerare diverse fattori e non l’assistenza diretta. In particolare, nell’ordinanza, si specifica che: “[…]Attività complementari ed accessorie, comunque necessarie per rendere l’assistenza fruttuosa ed utile, nel prevalente interesse del disabile avuto di mira dal legislatore”.

E ancora, l’ordinanza della Corte di Cassazione specifica: “In questo senso rileveranno le attività (e i relativi tempi necessari) finalizzate ad esempio all’acquisto di medicinali, al conseguimento delle relative prescrizioni dal medico di famiglia, all’acquisto di generi alimentari e di altri prodotti per l’igiene, la cura della persona e il decoro della vita del disabile, o infine alla possibile partecipazione di quest’ultimo ad eventi di relazione sociale, sportiva, religiosa etc.”.

Dunque, il caregiver in permesso dal lavoro, può allontanarsi dalla casa del familiare non autosufficiente per andare a fare la spesa, recarsi in farmacia, per andare dal medico curante (o recuperare la documentazione di medici specialisti) ma anche per garantire la partecipazione del familiare ad eventi sociali, sportivi o anche religiosi. In tutti gli altri casi, l’allontanamento non è legittimo. Ad esempio, mentre si utilizza un permesso Legge 104, è vietato svolgere attività ludiche o di svago per il caregiver, come andare dal parrucchiere, in palestra o una gira fuori porta, e tutto quello che non riguarda l’assistenza del familiare non autosufficiente.

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