Le strisce blu sono presenti in ogni angolo della città e le multe sono sempre più frequenti: in questi casi specifici è possibile contestarle facendo ricorso.
Uscire in città per sbrigare le più comuni necessità o per fare una passeggiata tra i negozi è oggi sempre più complesso. Trovare parcheggio è una difficoltà costante, a maggior ragione se si pensa di fermarsi anche solo per qualche minuto in modo totalmente gratuito.
Le famose strisce blu hanno invaso ogni angolo più frequentato e obbligano a dover adempiere al pagamento dovuto in base alla zona specifica, tramite gli appositi parchimetri. Parcheggiare in uno di questi siti senza provvedervi significherà andare incontro a sanzioni più o meno salate. Molto spesso queste però, diventano oggetto di controversie che sfociano in proteste e ricorsi.
É importante dunque, conoscere i casi in cui è possibile ritenere la multa nulla e contestarla. Bisogna innanzitutto precisare che secondo l’ordinanza n.18575/2014 della Cassazione, questo accade nel momento in cui non sono presenti delle aree di sosta gratuite nei dintorni di quelle a pagamento.
Si parla infatti dell’obbligo rivolto ai comuni di stabilire adeguate zone gratuite di parcheggio nelle “immediate vicinanze”, ossia in aree raggiungibili facilmente dall’automobilista. Influisce tuttavia, l’eventuale presenza di ZTL, aree urbanistiche rilevanti o zone pedonali. Ma non sono questi gli unici fattori da tenere in considerazione.
Le multe sulle strisce blu sono soggette a diverse casualità, a seconda delle quali potrebbero essere contestate oppure no. Una delle incomprensioni più frequenti si verifica quando l’ausiliare del traffico emette la multa mentre l’automobilista si è recato a pagare il parcheggio. Non vi sono dei tempi di tolleranza stabiliti per legge, ma alcuni comuni hanno deciso di imporre una soglia di 15 minuti durante i quali ci si può recare al parchimetro per stampare il biglietto.
Molte controversie si aprono anche sulla questione della sosta oltre l’orario di parcheggio pagato. Anche in questo caso i limiti di tolleranza sono variabili, ma secondo la Corte di Cassazione le multe sono da ritenersi valide se il ticket è scaduto.
Crea molti problemi l’assenza di sistemi di pagamento con bancomat o carta di credito nel parchimetro. Vale la pena di sapere che questo può essere valido motivo di contestazione. In molti di questi casi infatti, le sentenze hanno dato ragione all’automobilista.
Capita inoltre, di ricevere una multa nel caso di parcheggio su strisce blu cancellate o non ben visibili. Il ricorso sarà ritenuto valido soltanto nel caso in cui a queste si dovesse associare un’assenza di segnaletica verticale, ossia i cartelli di segnalazione nella via.
Parcheggiare sulle strisce blu è possibile anche in via gratuita solo se sussistono determinati requisiti da cui scaturisce una speciale agevolazione. Nel caso di gravidanza o figli fino a 2 anni con il pass per i parcheggi rosa, nel caso di disabilità con l’apposito contrassegno e con le auto elettriche secondo le normative del proprio comune.
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