Cambiamenti sul fronte pensioni da marzo: l’ultima decisione dell’Inps sui pagamenti, e tutto quello che c’è da sapere.
L’Inps ha comunicato le date da segnare fino a dicembre 2025 per quanto riguarda il pagamento delle pensioni, mentre per il cedolino di marzo ha spiegato che si allineerà a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio, per quanto riguarda arretrati ed aumenti. Vediamo nello specifico.
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Seguendo quanto accaduto con il cedolino di febbraio, anche per il mese di marzo gli accrediti delle pensioni vedranno due giorni di differenza sul calendario, seguendo la distinzione tra correntisti postali e correntisti bancari. L’Inps ha specificato che i pagamenti saranno effettuati il primo giorno bancabile di ciascun mese oppure il giorno successivo in caso di giorno festivo o non bancabile.
Le date dei pagamenti delle pensioni di marzo e dei mesi a seguire
Ricordiamo anzitutto che secondo l’Inps per l’anno 2025 l’età di accesso alla pensione di vecchiaia e all’assegno sociale è pari a 67 anni, mentre tramite il simulatore pensionistico dell’INPS, Pensami, al quale si accede senza registrazione, si potranno avere tutte le informazioni relative alla propria pensione e scoprire se si può avere un accesso anticipato alla pensione.
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I pagamenti delle pensioni per il mese di marzo seguiranno, come avvenuto per febbraio, la distinzione tra chi ha un conto bancario e chi ritira la pensione alle Poste. Il pagamento avverrà quindi, come previsto dalla circolare n. 23 del 28 gennaio 2025, sabato 1 marzo per chi possiede il conto alle Poste e lunedì 3 marzo per chi ha l’accredito in banca.
A partire da aprile 2025, invece, non ci saranno più differenze, e gli accrediti verranno effettuati per tutti il primo giorno di ogni mese, salvo festività. Nello specifico del mese di aprile, il pagamento avverrà martedì1 Aprile, mentre a maggio il pagamento è previsto per il giorno 2 poiché il 1° maggio è giorno festivo. Anche il pagamento di giugno slitta al giorno 3, poiché il 1° è domenica ed il 2 giugno è giorno festivo.
Da luglio ad ottobre, invece, i pagamenti avverranno tutti il 1° di ogni mese, mentre a novembre, visto che il 1° è festa ed il 2 è domenica, il pagamento slitta al giorno 3. L’anno si conclude con il pagamento del 1° dicembre.
Per quanto rigurda invece i criteri di rivalutazione applicati in base all’importo della pensione, di seguito le specifiche:
100% dell’aumento per pensioni fino a quattro volte il minimo.
90% dell’aumento per pensioni tra quattro e cinque volte il minimo.
75% dell’aumento per pensioni superiori a cinque volte il minimo.
Gli importi aggiornati delle pensioni minime per il 2025 verranno comunicati ufficialmente dall’INPS con una nuova circolare.