Vivere da soli dopo i 70 anni: come aiutare i nostri cari a non cadere in depressione

Nella terza età può insorgere il senso di solitudine, che influenza negativamente l’umore conducendo alla depressione: così è possibile combatterla.

La terza età dovrebbe rappresentare un periodo di ritrovata serenità dopo una vita di impegni e doveri. Eppure in molti casi non è così. Al contrario, per un anziano questo significa andare incontro a grandi cambiamenti che potrebbero incidere fortemente sul benessere psicofisico.

Anziana e abbraccio
Vivere da soli dopo i 70 anni: come aiutare i nostri cari a non cadere in depressione-Senioritalia.it

Non soltanto per quanto riguarda gli stessi effetti dell’età, che inevitabilmente potrebbero rendere anche le più semplici azioni quotidiane più difficili rispetto al passato. Gli stessi rapporti personali si modificano, a causa di perdite ed allontanamenti.

La conseguenza è la solitudine. Una situazione che incide fortemente sull’umore, favorendo stati di ansia e agitazione, oltre che di malinconia. La mancanza di sostegno e di socialità porta dunque, all’insorgere di depressione senile, ma gli studi confermano che ciò favorirebbe anche l’Alzheimer e la demenza.

É fondamentale dunque, in questa particolare fase della vita, assicurarsi che i propri cari riescano a vivere le loro giornate al meglio, mettendo in pratica i consigli più efficaci per ritrovare il buonumore.

Come combattere la depressione senile: i rimedi efficaci

Secondo i dati dell’Istat, nel 2018 il 40% di anziani over 75 anni non aveva qualcuno a cui rivolgersi nel caso di bisogno. Per chi è in età avanzata, la mancanza di persone intorno fa aumentare la percezione di non avere più importanza per nessuno, conducendo alla depressione.

Anziani al parco
Come combattere la depressione senile: i rimedi efficaci-Senioritalia.it

La prima regola per combatterla dunque, è fare compagnia. Gli over 70 devono sviluppare al massimo la loro socialità. Ciò significa che un anziano che vive da solo dovrebbe ricevere spesso la visita di una persona cara, che scambi due chiacchiere con lui e che verifichi le sue necessità. Anche solo portare la spesa o dedicarsi a piccoli lavori domestici per lui farà la differenza.

Possono essere di grande aiuto anche le associazioni, nelle quali gli anziani si riuniscono dedicandosi a giochi di carte e da tavolo, serate di intrattenimento musicale, letture di libri. Lo scambio interpersonale sarà la chiave per rompere lo stato di isolamento in cui si trovano e consentirà di creare nuovi legami di amicizia e supporto reciproco tra coetanei.

La vita all’esterno è fondamentale. Quando possibile, un anziano dovrebbe essere accompagnato a passeggiare all’aria aperta, tra le vie di una città o in un parco immerso nella natura. Naturalmente, oltre al contatto umano, anche l’affetto di un animale può venire in soccorso. Com’è noto, sono numerosi i benefici della convivenza con un amico a quattro zampe, che stimola l’esercizio fisico e l’impegno mentale, regalando grande compagnia.

Infine, al giorno d’oggi ha un grande potenziale anche la tecnologia. Spiegare al proprio caro il funzionamento di un dispositivo può aiutarlo a relazionarsi e trovare continui spunti per distrarre la mente. Attraverso le videochiamate e il telefono potrà restare in contatto con i familiari, ma potrà utilizzarlo anche per guardare un video divertente del suo personaggio preferito.

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