Affari Tuoi continua ad avere successo, ma sapete quanto portano a casa davvero i concorrenti? il reale valore delle vincite.
I giochi a premi in televisione attirano sempre i telespettatori, sia per l’adrenalina nel vedere dove arriveranno i partecipanti, sia per la voglia di rischiare e mettersi in gioco in prima persona.
Affari Tuoi, grazie anche alla conduzione di Stefano de Martino, è una delle trasmissioni più seguite di Rai Uno, e continua ad appassionare milioni di telespettatori che ogni sera si sintonizzano per vedere le vincite (o le disfatte) dei vari concorrenti.
Guardando in tv i giochi a premi come Affari Tuoi, in molti si chiedono se le vincite siano davvero quelle che vengono annunciate, e come vengono pagati i concorrenti che si aggiudicano il malloppo. I concorrenti di Affari Tuoi vincono gettoni d’oro, ma non tutto il premio è il loro. Perché?
Attualmente nessuna trasmissione televisiva prevede il pagamento delle vincite in contanti. Questo a seguito di una legge del 1955 che imponeva di pagare le vincite in tv solo in gettoni d’oro, con il fine di contrastare il vizio del gioco d’azzardo: una sentenza del Tar del Lazio del 2018 ha consentito di proporre vincite in contanti, purché i criteri di partecipazione siano chiari, ma al momento le trasmissioni continuano a pagare in gettoni d’oro. Quanto vale quindi una vincita in gettoni d’oro?
Se facciamo l’esempio della vincita del pacco più grosso, quello da 300.000 euro, ecco cosa accade. Anzitutto, bisogna sapere che la vincita comprende l’Iva al 22%, il che vuol dire che al netto dell’imposta, la vincita scende a circa 245.900 euro. Essendo inoltre pagato in gettoni d’oro coniati dalla Rai, è la stessa azienda ad indirizzare il vincitore al banco dei metalli per procedere con la conversione – che però comprende una commissione del 5%, che fa scendere ancora la cifra a 233.600 euro. Come riporta Money.it, il vincitore può in realtà scegliere di vendere i gettoni autonomamente, ma dovrà comunque pagare i costi di spedizione, che aumentano ulteriormente le perdite.
Inoltre, il Dpr 600/1973 all’art.30 prevede che le vincite televisive siano tassate al 20%, le altre al 25%; quelle derivanti da pesche, tombole e giochi di beneficenza sono sottoposte all’aliquota del 10%. Alla fine dei conti quindi, dei 300 mila euro vinti, ne resteranno circa 187 mila.
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