Pensione anticipata nel 2025? Ecco le opzioni per chi non ha ancora 67 anni ma vuole smettere di lavorare senza aspettare il 2027.
Il sistema pensionistico italiano è in continua evoluzione, soprattutto per quanto riguarda la soglia minima per poter smettere di lavorare. In particolar modo dono due i requisiti su cui si basa il sistema: l’età pensionabile e l’anzianità contributiva. Dunque si può andare in pensione se si è raggiunta l’età – decisa sulla base delle prospettive di vita – oppure se si sono versati i requisiti necessari al pensionamento.

Chi non soddisfa entrambi i requisiti solitamente non può accedere alla pensione, salvo eccezioni previste dalla normativa. Tuttavia, ci sono alcune opportunità che permettono di andare in pensione prima del 2027, anche per chi non ha ancora compiuto i 67 anni richiesti.
Un’opportunità per chi è nato nel 1960 e per le madri lavoratrici
Il sistema pensionistico italiano è in continua evoluzione, in modo particolare per quanto riguarda il requisito dell’età. Per l’attuale normativa, chi è nato nel 1960 potrà accedere alla pensione di vecchiaia nel 2027, dunque al compimento del sessantasettesimo anno di vita. Tuttavia, la legislazione prevede anche delle scorciatoie, grazie alle quali i lavoratori possono accedere all’uscita anticipata dal lavoro, sfruttando regole già esistenti o aggiornate con la più recente manovra di Bilancio.

Queste alternative risultano particolarmente vantaggiose, soprattutto considerando la possibile variazione dei requisiti di età legata all’aspettativa di vita, che potrebbe aumentare di 3 mesi, portando l’età pensionabile a 67 anni e 3 mesi. Dunque, riuscire ad accedere alla pensione prima del 2027 potrebbe evitare di dover prolungare la propria attività lavorativa.
Una delle opzioni maggiormente consigliate è la pensione anticipata contributiva, questa è destinata ai contributivi puri, ovvero colore che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1995. Grazie a questa misura è possibile andare in pensione a 64 anni, purché l’assegno previdenziale sia almeno tre volte superiore all’assegno sociale (attualmente pari a 538,69 euro al mese).
Anche le lavoratrici madri hanno un’interessante via d’uscita dal mondo dell’avoro. Grazie all’aggiornamento della nuova manovra di Bilancio, le donne con figli possono beneficiare di una riduzione dell’età pensionabile pari a 4 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 16 mesi. Di conseguenza, chi è nata nel 1960 può accedere alla pensione anticipata in base al numero di figli:
- 4 figli: pensione a 65 anni e 8 mesi
- 3 figli: pensione a 66 anni
- 2 figli: pensione a 66 anni e 4 mesi
- 1 figlio: pensione a 66 anni e 8 mesi
Questa agevolazione consente alle lavoratrici di evitare l’attesa fino al 2027, accedendo alla pensione con un anticipo significativo rispetto ai requisiti ordinari.
Oltre ai requisiti anagrafici e contributivi, chi ha versato contributi solo dal 1996 deve rispettare un’ulteriore condizione: l’importo della pensione deve essere almeno pari all’assegno sociale. Questo valore viene adeguato annualmente in base all’inflazione, rendendo difficile prevedere con certezza l’importo esatto richiesto nel 2027. Grazie a queste opportunità, molte persone nate nel 1960 possono già iniziare a pianificare la loro uscita dal mondo del lavoro senza dover attendere il 2027.