Tutti coloro che possiedono un animale domestico potranno, in questi limiti, scaricare le spese veterinarie nel 730.
Il benessere dei nostri amici a quattro zampe non è solo una questione di cuore, ma anche di portafoglio. Grazie alle recenti disposizioni legislative, infatti, prendersi cura della salute dei propri animali domestici può tradursi in un vantaggio fiscale non trascurabile.

La Legge di Bilancio ha introdotto importanti novità per quanto riguarda la detrazione delle spese veterinarie nel modello 730/2025, ampliando il tetto massimo di spesa detraibile e offrendo così un sostegno concreto ai proprietari di animali.
Come scaricare nel 730 le spese veterinarie
Fino al 2020, il limite massimo per le spese veterinarie detraibili era fissato a 250 euro. Dal 2021, questo importo è stato più che raddoppiato, raggiungendo i 550 euro. Un cambiamento significativo che testimonia l’attenzione crescente verso il benessere animale e che si traduce in un beneficio fiscale tangibile per i contribuenti. Le spese ammissibili alla detrazione comprendono visite veterinarie, interventi chirurgici, analisi di laboratorio e acquisto di farmaci veterinari. Tuttavia, è importante sottolineare che la detrazione del 19% si applica solo alle spese eccedenti la franchigia di 129,11 euro e fino al limite massimo stabilito.

Per beneficiare della detrazione è fondamentale rispettare l’obbligo della tracciabilità dei pagamenti. Questo significa che le spese possono essere detratte solo se effettuate tramite strumenti tracciabili come carta di credito, bancomat o bonifico bancario/postale. Una misura volta a garantire maggiore trasparenza e a combattere l’evasione fiscale. Nella compilazione del modello 730/2025 le spese veterinarie vanno indicate nel quadro E nei righi da E8 a E10 con il codice specifico “29”.
È importante includere anche l’importo relativo alla franchigia; ad esempio se un contribuente ha sostenuto nel corso dell’anno una spesa totale superiore al limite massimo previsto dalla legge (ad esempio 630 euro), dovrà comunque indicare nell’apposito rigo la cifra massima comprensiva della franchigia (550 euro). La normativa prevede inoltre delle soglie relative al reddito del contribuente che influenzano l’entità della detrazione: fino a un reddito annuo lordo pari a 120.000 euro si ha diritto alla piena detrazione, tra i 120.000 e i 240.000 euro la percentuale diminuisce progressivamente, e oltre i 240.000 euro non si ha più diritto alla detrazione.
È altresì importante conservare adeguatamente tutta la documentazione relativa alle cure prestate agli animali domestici: certificati ASL o veterinari relativi all’iscrizione all’anagrafe degli animali (obbligatoria per cani con microchip), pet passport per gatti ed altri animali domestici nonché fatture o ricevute relative alle prestazioni veterinarie ricevute.