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In pochi lo sanno ma le spese per le case di riposo possono essere detratte: come inserirle nel 730

Le spese sostenute dalle famiglie per le case di riposo possono essere detratte, risparmiando tanti soldi: come inserirle nel 730.

Ci avviciniamo alla data della presentazione del 730 di quest’anno. Destreggiarsi tra tutte le agevolazioni, i bonus e detrazioni non è di certo semplice. Molte famiglie che sostengono spese per il ricovero di un parente in una casa di riposo o in una RSA possono richiedere la detrazione di queste spese, ma come fare?

In pochi lo sanno ma le spese per le case di riposo possono essere detratte: come inserirle nel 730-Senioritalia.it

Ci sono diversi punti da chiarire sulla questione: le spese possono essere detratte solo dall’anziano ricoverato oppure può essere portata in detrazione da un familiare che sostiene le stesse? Cerchiamo di fare chiarezza.

Spese per le case di riposo: puoi detrarle e risparmiare

Iniziamo col dire che le spese per i ricoveri in case di riposo si possono detrarre inserendole nel Modello 730 nel 2025. In questo caso la detrazione consiste in un rimborso Irpef del 19% ma solo per una quota, e dunque, non per tutta la spesa sostenuta, con un limite della spesa massima. La quota citata si riferisce soltanto alla spesa sanitaria ed esclude la parte relativa al vitto e all’alloggio che invece è indetraibile. Va ricordato, a tal proposito, che le spese sanitarie possono essere inserite anche nel Modello Redditi Persone Fisiche la cui presentazione scade il 31 ottobre 2025.

Spese per le case di riposo: puoi detrarle e risparmiare-Senioritalia.it

La detrazione delle spese sanitarie di una persona ricoverata in RSA o in una casa di riposo vale sia per i ricoveri nelle strutture pubbliche che in quelle private, convenzionate/accreditate o meno. A tal fine occorre presentare la certificazione degli importi versati da richiedere alla struttura presso cui è ricoverato l’anziano.

Nella stessa certificazione, che viene rilasciata annualmente, ci sono due voci distinte: la quota di spesa sanitaria e quota per il vito e l’alloggio. Dunque, come abbiamo accennato, soltanto la quota di spese sanitaria può essere portata in detrazione nel Modello 730 del 2025 che, in questo caso, è relativa alle spese sostenute e ai redditi maturati nel 2024.

Dobbiamo ricordare che gli importi variano in base allo stato di salute del ricoverato nella RSA e alla condizione del nucleo familiare, due fattori importanti per capire chi può portare in detrazione le spese sanitarie nel 730. Dalla detrazione delle spese sanitarie, infatti, deve essere distinta la deduzione: questa spetta quando ad usufruire dei servizi di una RSA o di una casa di riposo è un disabile. Soltanto in questo caso sarà possibile dedurre integralmente l’importo della spesa sanitaria, sempre indicato all’interno della certificazione della struttura, nel Modello 730.

Cosa sapere per detrarre le spese della casa di riposo-Senioritalia.it

Quando parliamo di disabilità ci riferiamo a persone alle quali tale stato è riconosciuto ai sensi della Legge 104. In questo caso la spesa sanitaria può essere dedotta integralmente sia dal beneficiario sia dai familiari. Quanto invece la persona ospitata nella casa di riposo non ha una disabilità accertata ma non è autosufficiente, è possibile detrarre il 19% della parte della spesa sanitaria.

In questo caso, però, è necessario che lo stato di non autosufficienza sia certificato dal medico. Si parla dunque di anziani non autonomi o che necessitano di sorveglianza costante. Infine, bisogna ricordare che la detrazione del 19% della casa di riposo sarà ammessa soltanto per un importo di 2.100 euro massimo.

Significa, dunque, che lo sconto fiscale massimo riconosciuto, al 19%, è poco più di 390 euro, ma la può richiedere la detrazione per un familiare fiscalmente a carico il contribuente con un reddito annuo che non supera i 40.000 euro. Infine, date le numerose detrazioni e aiuti specifici per i soggetti ricoverati in case di riposo previsti dalle Regioni, occorre sempre informarsi presso i servizi socio-assistenziali della propria Regione di residenza per ulteriori detrazioni.

Mattia Senese

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