Legge 104: cosa possono pignorarti se hai i debiti e cosa invece non possono toccare? Cosa dice la disciplina vigente al riguardo.
Chi è portatore di un handicap grave, accertato ai sensi della Legge 104 è esente dal pignoramento della casa, dei risparmi sul conto corrente, della pensione o dell’auto? Se lo chiedono in tanti, ecco, dunque cosa dice la legge in materia.
L’articolo 2740 del codice civile sancisce che, ciascun debitore risponde con i suoi beni presenti e futuri per le obbligazioni assunte. Ma cosa accade nel caso in cui, la persona ad aver contratto un debito ha un handicap grave che non gli consente di adempiere l’obbligazione?
Esiste un divieto di pignoramento per le persone disabili o con Legge 104? La risposta è sì, la legge 104/1992 è una forma di tutela per le persone che versano in una condizione di non autosufficienza psichica o fisica, tale da compromettere lo svolgimento delle mansioni quotidiane. La ratio di questo divieto risiede nell’esigenza del legislatore di assicurare al disabile uno stile di vita dignitoso, attraverso il quale possa sostenere le spese necessarie per l’assistenza medica e per altre esigenze quotidiane.
Rappresenta, dunque, uno scudo all’esecuzione forzata. Ad esempio, gli assegni economici erogati in favore delle persone con disabilità , come l’indennità di accompagnamento, non possono essere pignorati. L’indennità di accompagnamento va, dunque, inquadrata tra i sussidi impignorabili sanciti dal secondo comma dell’articolo 545 del codice di procedura civile. Dunque, le pensioni di invalidità ai sordomuti e ai ciechi, alle vittime della criminalità organizzata e, altre provvidenze economiche non possono costituire oggetto di pignoramento, poiché di fatto, rappresentano l’aiuto che lo Stato fornisce ai soggetti che versano in situazioni di difficoltà .
Tale forma di tutela assicura alle persone con disabilità di avere il sostegno finanziario adeguato per affrontare le incombenze quotidiane, evitando che tali somme vengano sottratte dai creditori per soddisfarsi attraverso il pignoramento. Tuttavia, non esiste una norma che tutela la prima casa del disabile, l’abitazione potrà essere dunque pignorata anche per debiti di minimo importo. Questi dunque subirà l’esecuzione forzata, come qualsiasi altro debitore.
Se, invece, l’immobile è in affitto e il disabile è moroso nel pagamento del canone, la legge sancisce che può ottenere una dilazione dello sfratto. Trattasi di un posticipo che il portatore di handicap può richiedere sino a 120 giorni. Per quanto concerne, invece, il fermo amministrativo, l’Agenzia Entrate- Riscossioni non può disporre il fermo amministrativo per l’omesso versamento degli importi richiesti in caso di pagamento delle cartelle esattoriali del disabile.
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