Prima di pagare la multa per eccesso di velocità riscontrato dall’autovelox controlla questo dato: potresti poterla annullare!
Quando si viaggia in autostrada o lungo strade coperte da autovelox è facile rischiare di ricevere una multa per eccesso di velocità.

Si tratta di una sorpresa sempre brutta da ricevere, tuttavia è bene conoscere bene i propri diritti prima di procedere con il pagamento. Talvolta, infatti, c’è la possibilità che la multa sia nulla. In questo caso è possibile contestarla, così da non dover corrispondere alcun pagamento.
Quando la multa all’autovelox non è valida
Ricevere una multa per eccesso di velocità non è mai piacevole, tuttavia scoprire di poterla contestare è una circostanza che fa gola a multi. La legge prevede una condizione in particolare per cui la multa per eccesso di velocità riscontrata con un autovelox non è valida: la mancata taratura dell’autovelox.

La giurisprudenza infatti, stabilisce che in mancanza di una taratura periodica dell’autovelox, la multa non è valida. La taratura è infatti un processo tecnico molto importante, fondamentale per garantire che l’autovelox rilevi con precisione la velocità di corsa dei veicoli.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 113/2015, ha stabilito l’obbligo di taratura annuale degli strumenti di rilevazione della velocità (salvo diverse indicazioni da parte del produttore). Dunque se la verifica non è stata effettuata entro, come richiesto anche dal D.M. 13 giugno 2017, l’anno la multa è da considerarsi nulla.
In Italia sono presenti numerose tipologie di autovelox:
- Autovelox fissi, installati lungo le strade;
- Autovelox mobili, utilizzati dalle pattuglie su treppiedi o a bordo delle auto;Tutor, che calcolano la velocità media;
- Telelaser, le “pistole laser” usate dagli agenti.
La buona notizia è che per tutte queste tipologie di autovelox è necessaria la taratura. Fa eccezione il Photored, usato per rilevare il passaggio con il semaforo rosso.
Come abbiamo visto, nel caso in cui l’autovelox non è stato tarato entro il periodo stabilito dalla legge, la multa è da considerarsi nulla. Tuttavia, l’onere della prova ricade sull’automobilista. È infatti quest’ultimo a dover richiedere l’accesso agli atti presso l’ente accertatore, così da verificare l’ultimo certificato di taratura.
Nel caso in cui si scopra la mancanza di taratura, per ottenere l’annullamento della multa, è necessario presentare ricorso: al giudice di pace (entro 30 giorni) o al prefetto (entro 60 giorni dalla notifica del verbale). Nel ricorso, è fondamentale contestare la mancata taratura e richiedere il certificato. Se l’ente non lo fornisce o se la taratura risulta scaduta, la multa deve essere annullata.