Cucinare in sicurezza evitando ogni rischio per la salute è possibile scegliendo le padelle giuste: la classifica rivela qual è la migliore senza Pfas o Teflon.
La corretta alimentazione è alla base di uno stile di vita sano ed equilibrato, ma anche questa potrebbe non bastare per salvaguardare la propria salute. Non sono soltanto i prodotti scelti per nutrirsi ad incidere. Negli ultimi anni si è diffuso un allarme sull’uso delle padelle antiaderenti, che contengono particolari sostanze.
Tra quelle più utilizzate per il rivestimento si trovano i Pfas, sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche che vengono considerate inquinanti per sempre. Impiegati per rendere la superficie impermeabile, resistente e termica, i componenti più dannosi ricoprono le padelle in Teflon, che tuttavia dovrebbero rispettare le concentrazioni imposte dalle normative vigenti.
Questi materiali infatti, se sottoposti alle alte temperature, potrebbero rilasciare fumi tossici nell’aria. L’effetto ancora peggiore è la liberazione di residui che potrebbero finire nel cibo, venendo poi ingeriti con serie conseguenze sull’organismo. Sebbene molti dei Pfas sono stati eliminati e sostituiti da materiali ritenuti meno pericolosi, le padelle antiaderenti continuano ad essere sottoposte ad analisi.
Mangiare in sicurezza al giorno d’oggi è possibile, optando per le alternative più comuni al Teflon, tra cui spiccano il rame, la ghisa e l’acciaio inox. Un test condotto recentemente e pubblicato sul magazine francese Que Choisir, ha rivelato quali sono le migliori padelle per cucinare senza rischio di Pfas. Una su tutte ha sbaragliato la concorrenza.
Gli effetti degli utensili utilizzati per cucinare sulla salute sono diventati una priorità da non trascurare. É per questo che le padelle antiaderenti sono sempre sotto il controllo degli esperti, che hanno stilato una classifica delle più sicure. Si parla dunque dei migliori modelli senza traccia di Pfas e Teflon, tra i quali vince il primato assoluto la Beka Chef in acciaio inossidabile da 26 cm, dal costo di 79 euro, valutata con una votazione di 15,9/20.
A renderla migliore della concorrenza è il perfetto rapporto tra qualità e prezzo, da rintracciare in diversi fattori. La padella del marchio Beka infatti, si pone come una soluzione ottimale per cuocere ad alte temperature con un riscaldamento uniforme, evitando che il cibo si attacchi sul fondo. A renderla impeccabile è anche la sua maneggevolezza, che la rende adatta anche a chi è meno pratico con questo materiale.
Il test condotto in Francia ha testato dunque principalmente la resistenza e l’usura nel tempo, sottoponendo le padelle ad uso prolungato, insieme alla doratura degli alimenti, con la cottura delle patate, e alla distribuzione del calore, con la cottura delle crêpes.
Si sono aggiudicate un’ottima posizione in classifica anche la Mauviel M6S in rame e acciaio inox da 312 euro, con una valutazione di 15,5/20 e la Beka Nomade in acciaio da 40 euro, con un voto di 15,3/20. Non da meno è la Arthur Martin Premium compatto in rame e acciaio inox, che si aggiudica lo stesso posto con un prezzo di 74,99 euro.
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