Pensioni anticipate per gli over 60, ma occhio alla scadenza: entro quando fare domanda

Buone notizie per gli over 60: l’INPS ha aperto la possibilità di richiedere la pensione anticipata. Scopri come fare.

La pensione è uno di quei traguardi che si aspettano per tutta una vita, poter finalmente godere del lavoro svolto, dedicandosi a del meritato riposo, magari approfittandone per trovarsi un attività che appassiona è un qualcosa di inestimabile.

Donna anziana guarda lo smartphone sorridendo
Pensioni anticipate per gli over 60, ma occhio alla scadenza: entro quando fare domanda (senioritalia.it)

Pensiamo poi di poterlo fare alla soglia dei 60 anni, con ancora gran parte della vita davanti e le energie e la salute per godere al meglio degli anni futuri.

Per molti lavoratori infatti, l’INPS ha elargito la possibilità di andare in pensione con Quota 97,6, un’opportunità che consente di ritirarsi dal mondo del lavoro al compimento di 61 anni e 7 mesi di vita.

Chi può accedere a Quota 97,6: come funziona la pensione anticipata

Con il messaggio n. 801 del 2025, l’INPS ha chiarito le procedure necessarie per accedere alla Quota 97,6. Grazie a questa misura, per molti lavoratori, si apre l’opportunità di potersi ritirare dal mondo del lavoro con largo anticipo.

Signori anziani abbracciati
Chi può accedere a Quota 97,6: come funziona la pensione anticipata (senioritalia.it)

Nonostante il crescendo dell’età pensionabile, che si basa sulla speranza di vita degli uomini e delle donne in Italia, per molti lavoratori sarà possibile usufruire della pensione anticipata. Con la nuova misura, l’INPS consente l’accesso alla pensione ai lavoratori che hanno almeno 61 anni e 7 mesi di vita.

Tuttavia, l’età non è il solo requisito per poter accedere a questa misura. La pensione anticipata è infatti pensata per chi ha svolto lavori o mansioni considerante usuranti per almeno metà della loro carriera (o 7 anni negli ultimi 10). Tra i lavori considerati usuranti troviamo: lavori in galleria, cava o miniera; in cassoni ad aria compressa;

  • Lavori in galleria, cava o miniera
  • Lavori in cassoni ad aria compressa
  • Lavorazione del vetro cavo
  • Lavori in spazi ristretti
  • Asportazione dell’amianto
  • Lavoratori notturni (minimo 64 notti l’anno)
  • Addetti alla linea di montaggio
  • Conducenti di mezzi pubblici con almeno 9 posti.

Inoltre, è necessario avere almeno 35 anni di contributi versali. Per i lavoratori autonomi e quelli che svolgono lavoro notturno per meno di 77 notti l’anno, la soglia aumenta rispettivamente a Quota 98,6 e Quota 99,6. Per poter andare in pensione nel 2026 con 61 anni e 7 mesi è necessario inviare la domanda di riconoscimento dei requisiti entro e non oltre il 1 maggio 2025. Superata questa data sono previsti dei slittamenti nei tempi di liquidazione dell’assegno, secondo il seguente schema:

  • Dal 2 maggio al 1° giugno 2025: ritardo di 1 mese nel pagamento dell’assegno.
  • Dal 2 giugno al 31 luglio 2025: ritardo di 2 mesi.
  • Dall’1 agosto in poi: ritardo di 3 mesi.

La richiesta di riconoscimento dei requisiti va inviata all’Inps attraverso il portale MyINPS con SPID, CIE o CNS; patronati o CAF abilitati; o attraverso il Contact Center Inps chiamando il numero 803164 (gratuito da rete fissa) o 06164164 (da cellulare a pagamento).

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