Scopriamo insieme quali sono le categorie che non verranno più pagate a breve e che cosa possiamo fare per interrompe il procedimento.
La notizia non è assolutamente una di quelle belle, anzi. Purtroppo sembra che per alcuni pensionati nei prossimi giorni ci sia uno stop a quello che percepiscono ma come mai sta accadendo tutto questo? Cerchiamo di capire bene insieme anche se c’è qualcosa che possiamo fare per interrompere il processo.

Andiamo a vedere bene nel dettaglio alcune date molto importanti che dobbiamo assolutamente segnare sul nostro calendario. Potremmo anche interrompere questi avvenimenti di interruzione della pensione.
Altro che stop alla pensione, ecco che cosa puoi fare
In una recentissima comunicazione l’Inps ha deciso di bloccare, se non riceve verifiche per la conferma in vita, alcune pensioni in particolare. Parliamo di una platea di ben 310 mila persone che hanno scelto di vivere all’estero. Molto spesso per avere un regime fiscale a loro favore. Ad occuparsi della verifica periodica dell’esistenza in vita è la Citibank N.A.

La prima fase della verifica è iniziata da pochissimo e verrà divisa in due gruppi. Per il secondo bisognerà attendere fino a settembre. Ma iniziamo dicendo quali sono i pensionati che verranno controllati. Ad esempio quelli residenti in paese come Polonia, Germania, Svizzera, Francia, Belgio, Austria e Paesi Bassi che hanno una pensione anche dagli enti previdenziali.
Sono esclusi dai controlli anche chi ha ritirato almeno una rata delle pensione dagli sportelli Western Union. Veniamo al calendario. La prima parte riguarda chi vive in America, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e paesi limitrofi. Le dichiarazioni sono iniziate dal 20 marzo e devono essere restituire entro il 15 luglio.
La seconda fase riguarderà Europa, Africa ed Oceania dove le comunicazioni inizieranno il 17 settembre e termineranno il 15 gennaio 2026. Come dimostrare l’esistenza in vita? E’ possibile tramite la restituzione del modulo cartaceo inviato da Citibank che va compilato, firmato e controfirmato da un testimone come un rappresentate consolare o un ente locale abilitato.
Altrimenti è possibile anche con un servizio di videochiamata con le rappresentanti consolari. O, come indicato prima, la riscossione tramite una agenzia Western Unioni. Ci sono però alcuni casi particolari come persone con gravi condizioni di salute che non possono seguire una procedura standard.
Come chi risiede in una casa di cura o è impossibilitato a spostarsi può far compilare il modulo al medico responsabile delle cure, o da un funzionario della struttura sanitaria o un tutore legale, se presente. Cosa accade se non si rispettano le scadenze? Verrà inviato un pagamento in contati ad agosto 2025 o nelle seconda fase a febbraio 2026.
Se non viene ritirato entro il 19 agosto o il 19 febbraio viene sospesa la pensione dalla rata di settembre 2025 o marzo 2026. In questo caso è possibile riattivare le pensione solamente contattando la sede dell’Inps di riferimento per ottenere le rate, in caso, erroneamente sospese.