Pensioni, tutti i Bonus che puoi richiedere (e forse non conosci): non serve nemmeno andare al Caf

Non tutti sanno che ci sono diversi Bonus da richiedere quando parliamo di pensioni e non serve nemmeno andare al Caf per la domanda.

In Italia, il sistema pensionistico si arricchisce di opportunità spesso poco note ai diretti interessati: i pensionati. Tra questi, vi sono numerosi bonus e integrazioni che possono fare la differenza nel bilancio mensile di chi ha già concluso il proprio percorso lavorativo.

barattolo con dentro soldi spicci e scritta pensione
Pensioni, tutti i Bonus che puoi richiedere (e forse non conosci): non serve nemmeno andare al Caf-Senioritalia.it

Tuttavia, molti di questi vantaggi rimangono “diritti inespressi” a causa della scarsa informazione o della complessità burocratica.

Pensioni, puoi richiedere da solo tutti questi Bonus all’INPS

Uno dei principali ostacoli è la mancanza di conoscenza riguardo le normative che regolano l’accesso a tali benefici. Questo articolo mira a fornire una panoramica chiara e accessibile su come accedere a queste risorse aggiuntive senza doversi recare presso un Centro di Assistenza Fiscale (Caf), ma semplicemente attraverso un click sul sito dell’INPS.

Tra le misure più rilevanti figura l’integrazione al trattamento minimo di pensione. Questa è destinata ai pensionati con assegni particolarmente bassi, con l’obiettivo di portarli almeno alla soglia minima stabilita dalla legge. Per il 2025, tale soglia è fissata in 603,40 euro mensili. I requisiti per accedere a questa integrazione includono avere una pensione calcolata con il sistema retributivo o misto e soddisfare determinati limiti reddituali.

pensionato con tablet
Pensioni, puoi richiedere da solo tutti questi Bonus all’INPS-Senioritalia.it

Un’altra opportunità importante è rappresentata dagli Assegni per il nucleo familiare (Anf), sebbene l’introduzione dell’Assegno unico universale ne abbia ridimensionato la portata. Gli Anf sono disponibili per componenti del nucleo familiare quali il coniuge non separato legalmente o unito civilmente e i fratelli o nipoti minori o maggiorenni inabili se orfani di entrambi i genitori e privi del diritto alla pensione ai superstiti.

In caso di decesso del titolare della pensione beneficiario degli Anf, il coniuge superstite può continuare a ricevere gli assegni familiari qualora si trovi nell’impossibilità assoluta e permanente di lavorare a causa di infermità o difetti fisici o mentali.

Per quanto riguarda le maggiorazioni sociali, queste sono rivolte ai pensionati economicamente svantaggiati oltre i 60 anni d’età. L’applicazione delle maggiorazioni varia in base alla fascia d’età: da 25,83 euro mensili per i 60-64enni fino a 136,44 euro mensili per chi ha superato i 70 anni d’età. Quest’ultima cifra si riduce leggermente nel caso in cui il beneficiario riceva anche la quattordicesima mensilità.

L’incremento al milione rappresenta un ulteriore sostegno finanziario disponibile dai 70 anni in su. Tuttavia, l’età minima richiesta può essere abbassata fino a 65 anni grazie agli anni contributivi accumulati dal lavoratore durante la sua vita attiva.

Queste misure dimostrano come lo Stato italiano cerchi attivamente di supportare i suoi cittadini nella fase post-lavorativa attraverso vari strumenti finanziari aggiuntivi alle tradizionali prestazioni previdenziali. La digitalizzazione dei servizi INPS facilita notevolmente l’accessibilità a tali diritti: basta infatti un semplice click sul sito dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale per presentare domanda ed eventualmente recuperare arretrati degli ultimi cinque anni.

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