Perché non si dovrebbe mai mangiare da un contenitore di plastica? Cosa si rischia

Massima attenzione a non mangiare da un contenitore in plastica, ecco i motivi che devi conoscere assolutamente per la tua salute.

Quante volte, specialmente se mangiamo sul posto di lavoro, ci portiamo il pranzo dentro ai contenitori di plastica e magari li scaldiamo anche. Ma sai che questa non è assolutamente una decisione corretta e giusta per il nostro organismo? Noi oggi ti vogliamo mettere a conoscenza dei rischi che stai correndo.

Forno a microonde e contenitore in plastica con patate
Perché non si dovrebbe mai mangiare da un contenitore di plastica? Cosa si rischia-Senioritalia.it

Siamo certi che una volta lette le prossime righe farai molta attenzione. Quindi, non ci dilunghiamo troppo e vediamo di capire meglio che cosa fare con il nostro pranzo del lavoro.

Mangi nel contenitore di plastica? E’ sbagliatissimo, ecco perché

Quando mangiamo il pranzo fuori casa, ovviamente, mettiamo il nostro pranzo in dei contenitori in plastica. Molto spesso, poi, il problema è che li mangiamo direttamente lì dopo aver scaldato il nostro pasto. Ovviamente, inutile dire che questi contenitori hanno un certo peso sull’ambiente ma non solamente.

persona che sistema alimenti in contenitori di vetro con tappo ermetico
Mangi nel contenitore di plastica? E’ sbagliatissimo, ecco perché-Senioritalia.it

Stando ad un recente studio, come mostrato anche sulle pagine di greenme, possono essere dannosi per la nostra salute. Alcune sostanze nocive, infatti, con il calore possono migrare nel nostro cibo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Ecotoxicology and Environmental Safet. In un primo momento è stato fatto un sondaggio su 3.179 persone, che hanno valutato la loro esperienza con i contenitori di plastica per il pranzo.

Chi faceva un uso frequente aumentava il rischio di una possibile insufficienza cardiaca congestizia del 13%. Questo dato, è rimasto uguale anche analizzando altro fattori come dieta ed attività sportiva. Hanno poi condotto esperimenti in laboratorio, dividendo in tre gruppi gli animali. Uno di controllo e tre che avevano utilizzato acqua contenuta in contenitori da asporto per 1,5 e 15 minuti di ebollizione.

Dopo solamente tre mesi si sono notate delle infiammazioni al cuore. Le differenze tra 1,5 e 15, sostanzialmente non ci sono perché serve pochissimo tempo per far liberare le sostanze nocive nel cibo. Ci sono però delle considerazioni da fare. In primo luogo quando riscaldiamo un alimento non raggiungere mai la temperatura dell’acqua che bolle.

Probabilmente, poi, le sostanze nocive interagiscono prima con il microbioma intestinale e poi successivamente sulla salute del cuore ma possiamo ridurre i rischi? La risposta, ovviamente è si. Evitiamo come prima cosa di riscaldare in nostro cibo in contenitori di plastica ma utilizziamo vetro, ceramica o acciaio inox. Non verdiamo liquidi caldi in bicchieri di plastica.

Limitiamo l’utilizzo di contenitori monouso. Utilizziamo bottiglie in vetro o acciaio inox e non beviamo da quelle lasciate in macchina con il caldo, specialmente in estate. Leggiamo con attenzione i prodotti che compriamo e preferiamo quella con l’indicazione “senza BPA”. Quindi, adesso che hai tutte queste informazioni, fai attenzione la prossima volta, in questo modo potrai evitare possibili problemi al tuo corpo.

Gestione cookie