Con il caro bollette sempre in agguato, ora c’è la possibilità di avere bollette più “leggere”: è necessario rifare l’Isee, informati subito.
Il caro vita è un problema per moltissime famiglie, che fanno fatica ad arrivare a fine mese per pagare tutte le bollette. Ma non tutti sanno che per molti esiste la possibilità di risparmiare, basta controllare ed eventualmente rifare il proprio ISEE.

Partiamo dalla base, ovvero da cosa è fondamentale controllare subito, per capire se si possono ricevere bollette più “leggere”. Anzitutto è importante verificare il proprio ISEE, e se non è ancora aggiornato o non si è ancora richiesto, farlo il prima possibile, e nel contempo controllare l’intestazione delle utenze per essere sicuri di rientrare nei requisiti. Ora vediamo perché.
Sconto in bolletta, il bonus per queste famiglie
Il bonus sociale per le bollette, o anche semplicemente chiamato bonus bollette, è un importante sostegno per le famiglie italiane che si trovano in difficoltà economiche, ed aiuta a ridurre il peso delle spese enegetiche.

Il bonus bollette, come molti sapranno, è già in vigore per le famiglie che hanno un Isee inferiore a 9.530 euro (oppure fino a 20.000 euro per nuclei con almeno quattro figli), ma grazie al nuovo decreto bollette, questo sostegno è stato esteso a tutti coloro in possesso di un Isee fino a 25.000 euro, aumentando così il numero di beneficiari. La somma del bonus è di 200 euro una tantum per tutte le famiglie con Isee fino a 25 mila euro, ma la notizia buona è che questo contributo si può sommare ad altri bonus sociali per chi ha un Isee che rientra nei 9.530 euro.
Per accedere al bonus bollette è dunque necessario avere anzitutto un Isee aggiornato, tramite Isee precompilato sul sito dell’INPS – accedendo con SPID, CIE o CNS – o affidandosi a un CAF di zona. L’erogazione del bonus avverrà a partire dal secondo trimestre del 2025 per chi ha già presentato l’Isee, mentre chi lo richiederà in seguito lo vedrà accreditato nel primo trimestre utile dopo la presentazione della domanda. L’importo sarà scalato direttamente dalle bollette di luce, gas e acqua.
Attenzione però ad un altro requisito essenziale, ovvero che l’intestazione delle utenze domestiche: il contratto di fornitura diretta deve essere intestato a un membro del nucleo familiare con Isee valido, l’utenza deve essere per uso domestico con un servizio deve essere attivo; per la fornitura centralizzata, la fornitura condominiale di gas o acqua deve essere attiva, e per il servizio idrico, il nucleo familiare deve essere intestatario di una fornitura elettrica domestica attiva