Come fare per poter andare in pensione anticipata nel 2205? Tutti i requisiti da rispettare.
Andare in pensione è un sogno comune a tutti, tuttavia andare in pensione in anticipo rispetto all’età minima richiesta dal governo è il vero goal.Sono numerosi i lavoratori che nel 2025 potranno richiedere la pensione anticipata, così da ritirarsi definitivamente con soli 61 anni e 7 mesi.

L’importante è inviare la richiesta entro il 1° maggio 2025, scopriamo quindi tutti i requisiti necessari alla richiesta di pensione anticipata e quali lavoratori ne avranno diritto.
Come fare per andare in pensione in anticipo nel 2025
Buone notizie per numerosi lavoratori, l’INPS ha comunicato le istruzioni per accedere al pensionamento anticipato, riservato solo per alcune tipologie di lavoratori. La misura infatti, interesserà esclusivamente i lavoratori che svolgono attività usuranti. Tra questi troviamo: operai impegnati in catena di montaggio, i conducenti di mezzi pubblici e chi svolge mansioni con un elevato livello di fatica fisica.

I requisiti per accedere alla pensione sono molto specifici. I lavoratori dipendenti dovranno infatti raggiungere almeno 61 anni e 7 mesi. Oltre al requisito d’età dovranno aver raggiunto quota 97.6 (ovvero la somma di età e anni contributivi). Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, invece, l’età minima sale a 62 anni e 7 mesi, con quota 98,6.
Per quanto riguarda i lavoratori notturni potranno accedere alla pensione anticipata coloro che operano su turni per al 78 notti all’anno.Se il numero di notti lavorate è inferiore, le soglie di accesso cambiano:
- 72-77 notti all’anno:
- Dipendenti: 62 anni e 7 mesi (quota 98,6);
- Autonomi: 63 anni e 7 mesi (quota 99,6).
- 64-71 notti all’anno:
- Dipendenti: 63 anni e 7 mesi (quota 99,6);
- Autonomi: 64 anni e 7 mesi (quota 100,6).
Una volta appurato di rispettare i requisiti è necessario inviare la domanda in modalità telematica entro il 1 maggio 2025. Alla richiesta dovrà includere il modulo AP45 e la documentazione necessaria, specificata nella tabella A del decreto ministeriale del 20 settembre 2011.
Chi invia la domanda in ritardo subirà uno slittamento dell’accesso alla pensione anticipata:
- Ritardo fino a un mese: slittamento di un mese;
- Ritardo tra uno e tre mesi: slittamento di due mesi;
- Ritardo oltre tre mesi: slittamento di tre mesi.
Per i lavoratori del comparto Scuola e AFAM, la decorrenza della pensione viene posticipata al 1° settembre o al 1° novembre dell’anno successivo. Una volta inviata la domanda l’INPS effettuerà tutti i controlli del caso, per poi comunicare l’esito al lavoratore. L’analisi dell’INPS può concludersi in tre modi:
- Accoglimento: il lavoratore ottiene il riconoscimento della pensione con decorrenza indicata.
- Accertamento con differimento: la domanda viene accettata, ma l’accesso alla pensione è posticipato per mancanza di copertura finanziaria.
- Rigetto: il lavoratore non soddisfa i requisiti richiesti.