Una moneta rara che riporta un particolare simbolo può valere una montagna di euro: chi la trova può ritenersi già ricco, è un tesoro per i collezionisti.
Il valore reale degli oggetti che ogni giorno ci passano tra le mani potrebbe essere molto più alto rispetto a quello materiale. É sempre interessante scoprire che quello che agli occhi di qualcuno potrebbe essere normale o addirittura superfluo, per altri potrebbe essere un ambitissimo tesoro.

Contribuisce a questo fenomeno il collezionismo, che continua a generare grande fascino tra gli appassionati di vari ambiti. La numismatica ha sempre avuto una predominanza in questo settore, a causa della rarità di alcune monete che si fanno portatrici di grandi testimonianze.
Dalla conoscenza storica e culturale di un paese, fino alla prova di errori che hanno reso questi piccoli oggetti metallici quasi unici nel loro genere. Spulciando tra cassetti e scatoloni, le vecchie monetine spuntano sempre fuori.
Quella che in apparenza sembra come le altre, potrebbe invece appartenere a quel gruppo di rarità che oggi fanno tanta gola agli esperti, disposti a pagare anche migliaia di euro pur di averle. A distinguerla potrebbe essere l’anno di conio, oltre che la condizione della moneta stessa.
Ad aggiungerne valore è l’eventuale tiratura limitata, dovuta a sviste che hanno costretto al ritiro degli esemplari dopo poche emissioni. Quella su cui vale davvero la pena concentrarsi però, presenta un dettaglio facilmente riconoscibile. Si tratta di un simbolo che l’ha resa oggi preziosissima. Chi la possiede può ritenersi già ricco.
Questa moneta vale 12.000 euro: come riconoscerla
Guadagnare migliaia di euro senza muovere un dito? É possibile al giorno d’oggi, ritrovandosi per le mani la moneta giusta. Per i collezionisti è uno degli obiettivi più difficili da raggiungere e proprio per questo, la cifra che pagherebbero può sfiorare i 12.000 euro.

Per chi non è esperto di numismatica, riconoscere il valore di una moneta potrebbe apparire difficile. In questo caso però, la sfida è meno ardua di quanto si possa immaginare. A renderla facilmente identificabile è il simbolo di un’arpa, rappresentata su una delle sue facce. Questo conio è stato prodotto in Irlanda, dove questo strumento musicale svolge un ruolo rappresentativo del Paese, fin dall’epoca medioevale.
Il disegno è nato dalla mano dell’artista Jarlath Hayes che si sarebbe ispirato all’arpa presente al Trinity College di Dublino. Una raffigurazione che ha trasformato la superficie di una comune moneta europea rendendola il perfetto manifesto irlandese.
Si tratta di una moneta da 2 euro, che riporta la scritta “EIRE” proprio vicino al simbolo dell’arpa. Alcune di esse tuttavia, potrebbero valere più di altre. Una moneta con l’arpa del valore di più di 10.000 euro deve essere stata prodotta tra il 2003 e il 2006 in Irlanda e deve presentare degli errori di conio.
Si presuppone infatti, che quelle che furono stampate nelle annate citate riportino il disegno leggermente decentrato. Ad aumentarne il potenziale valore di vendita, anche in questo caso, sarà lo stato di conservazione.