Attenzione: se ti fa male la schiena dopo una passeggiata, il problema potrebbe essere questo

Se hai mal di schiena dopo una passeggiata, il problema potrebbe essere questo: non è detto che si tratti di debolezza fisica.

Dopo una lunga passeggiata può capitare che sopraggiunga un fastidioso dolore alla base della schiena. Si tratta della cosiddetta lombalgia, un disturbo che coinvolge moltissime persone al giorno d’oggi.

Ragazza seduta sul letto dolorante
Attenzione: se ti fa male la schiena dopo una passeggiata, il problema potrebbe essere questo – senioritalia.it

Si attribuisce il disagio alla debolezza fisica oppure all’eccessiva intensità della passeggiata stessa. In realtà, il problema potrebbe essere da attribuire a un dettaglio al quale molti non danno l’importanza adeguata.

Mal di schiena: potrebbe essere causato dalle scarpe

Negli esseri umani l’appoggio sulla pianta del piede è fondamentale. Il nostro corpo è progettato per muoversi in un determinato modo ed è per questo motivo che i dottori spesso raccomandano di camminare, almeno in casa, a piedi scalzi. La scelta delle calzature è fondamentale, affinché la colonna vertebrale non venga stimolata negativamente durante una passeggiata oppure – ancor più importante – durante una corsa.

Persone sedute in cerchio, inquadratura sulle scarpe
Mal di schiena: potrebbe essere causato dalle scarpe – senioritalia.it

Prima di entrare nel merito dei modelli di scarpe, è opportuno analizzare i possibili effetti collaterali di una selezione sbagliata dei capi di abbigliamento:

  • alterazione posturale: un paio di calzature che non forniscono supporto al resto del corpo possono modificare l’allineamento naturale del corpo, quindi danneggiare i muscoli della schiena e la colonna vertebrale;
  • urti: le scarpe devono fungere da ammortizzatore degli urti, altrimenti potrebbero causare dolori articolari e/o muscolari;
  • problemi ai piedi: può sopraggiungere il problema del “piede piatto” e molto altro.

A questo punto, elenchiamo tutti i modelli di scarpe che – almeno tecnicamente – non dovrebbero essere utilizzati. È importante, per lo meno, ridimensionarne l’abuso nel tempo:

  • tacchi: alterano il baricentro del corpo, portandolo inevitabilmente in avanti. Tra gli effetti collaterali di un utilizzo prolungato figurano, ad esempio, dolori alle ginocchia, lombalgia e persino problemi cervicali;
  • piatte/suola sottile o suola troppo morbida: in questo caso la problematica risiede nell’assenza di un ammortizzatore efficace. Ciò stressa caviglie, piedi e gambe, fino a ripercuotersi sull’area inferiore della schiena;
  • supporto plantare insufficiente: un arco plantare non supportato può degenerare in pronazione e supinazione eccessiva del piede;
  • strette in punta: anche le dita e la pianta del piede devono mantenere la loro forma e posizione naturale;
  • usurate: hanno perso ormai il supporto e la funzione di ammortizzatore.

Importante è inoltre sottolineare che il modello di scarpe scelto va selezionato in base all’attività. Ogni sport, ad esempio, necessita di una calzatura specifica. Le scarpe da running avranno un supporto più elevato e morbido, mentre per il work-out in palestra è indicata una suola più lineare che aderisca bene al suolo.

Gestione cookie