Novità importante per tutte le mamme lavoratrici: ecco il bonus dedicato, quanto bisognerà aspettare per l’accredito sul conto.
Il quotidiano Il Messaggero ha riportato la notizia che sarebbe in arrivo il decreto attuativo che sbloccherebbe il beneficio dedicato alle madri lavoratrici, il bonus che da tempo si attende.

Da inizio anno sono oltre 360 mila le donne in attesa del sostegno, a seguito di una sospensione amministrativa, mentre le mamme con tre o più figli hanno continuato a beneficiare del bonus anche nel 2025. Con la nuova Legge di Bilancio, l’incentivo prevede un tetto massimo di reddito, l’accesso anche per chi ha contratti a termine o è autonoma, escludendo però chi rientra nel regime forfettario.
Novità sul bonus mamme lavoratrici
Secondo la nuova legge di Bilancio quindi, è previsto un abbattimento parziale degli oneri contributivi riservato anche alle lavoratrici autonome, ma il decreto necessario a rendere operativa la nuova versione dell’incentivo non è ancora stato pubblicato.

Il Ministero starebbe valutando con cura la misura dello sgravio contributivo, con l’obiettivo di raggiungere un’ampia fascia di beneficiari. La sfida principale è rappresentata dalle lavoratrici autonome: l’impegno della Ministra Calderone per la loro inclusione si scontra con la limitatezza delle risorse economiche. Il requisito principale è il reddito, ovvero lo sconto è previsto solo per chi guadagna meno di 40 mila euro l’anno, mentre sono incluse le madri con almeno due figli, sempre con il limite dei dieci anni per il più piccolo.
Il budget stanziato di 300 milioni di euro per l’operazione sta portando alla valutazione di una riduzione dell’aliquota di sconto, con l’obiettivo di includere la totalità dei potenziali beneficiari. Una bozza del provvedimento è attualmente in fase di finalizzazione da parte dell’INPS, in collaborazione con il ministero competente. Nonostante l’intento di contrastare il calo delle nascite, l’implementazione della misura potrebbe non avvenire prima della fine della primavera, replicando i ritardi riscontrati l’anno precedente nell’erogazione di analoghi sgravi.
Per quanto riguarda le modalità di richiesta del contributo, si dovrà presentare domanda all’INPS tramite il portale web o direttamente al datore di lavoro, mentre resta da definire un eventuale canale dedicato per le lavoratrici autonome. L‘erogazione effettiva degli sconti richiederà ancora tempo, con le prime mensilità attese non prima di maggio. Nel frattempo, le lavoratrici con tre o più figli e contratto a tempo indeterminato continuano a beneficiare dell’esonero totale, in base alle disposizioni vigenti fino al 2027.