I cybercriminali hanno escogitato una truffa, sfruttando la morte di Papa Francesco, per ingannare gli utenti: come funziona il raggiro.
Lunedì mattina, nella sua residenza a Domus Santa Marta, è deceduto Papa Francesco, una morte che ha scosso miliardi di persone in tutto il mondo. Purtroppo, anche la morte del Pontefice ha rappresentato un’occasione per i cybercriminali che hanno escogitato un raggiro in modo da colpire gli utenti.
In particolare, sui social network sono state pubblicate delle immagini, create utilizzando l’intelligenza artificiale, a cui sono associati dei link che rimanderebbero a fantomatici articoli sul Papa e la sua morte. In realtà, lo scopo dei criminali è quello di sottrarre informazioni sensibili agli utenti. Capiamo come funziona nel dettaglio questa nuova frode che da giorni circola su vari social network.
Anche la morte di Papa Francesco per i malintenzionati si è trasformata in un’occasione per prendere di mira gli utenti e raggirarli con particolari escamotage. In questo caso, la frode sta circolando da qualche giorno sui social network, principalmente Facebook ed Instagram.
Il sistema creato dai criminali, secondo quanto scoperto da uno studio condotto da Check Point Software Technologies Ltd, come riportano i colleghi de Il Giornale, consiste nel creare delle false immagini con l’intelligenza artificiale per poi pubblicarle sui social. A queste foto vengono poi accostati dei link fraudolenti spacciati come articoli che parlerebbero del Pontefice o della sua morte usando per attirare le vittime anche delle frasi ad hoc “non ve lo dicono…” o “cosa vi nascondono…“. Cliccando su questi link, in realtà la vittima viene rimandata ad un sito internet fraudolento che possono avere diversi scopi: dalle truffe finanziarie a quelle con lo scopo di rubare gli account o dati sensibili da utilizzare poi per scopi illeciti.
Il consiglio è di fare attenzione alle notizie che circolano sui social network e di non cliccare mai su link che possono sembrare sospetti, magari pubblicati da account falsi sui gruppi. È necessario anche proteggere il proprio dispositivo, sia che si tratti di uno smartphone che di un pc, con un antivirus e aggiornando sempre il browser. I link creati dai cybercriminali, difatti, possono contenere anche dei malware in grado di infettare il dispositivo rubando tutti i dati. L’installazione di questi pericolosi virus, inoltre, avviene senza alcun avviso per l’utente che si renderà conto di quanto accaduto solo troppo tardi.
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