Al momento della presentazione del modello 730/2025 è possibile mettere in atto alcuni semplici trucchi che aiutano a ridurre l’ammontare di tasse da pagare.
La presentazione del modello 730 è un’incombenza a cui ogni anno bisogna far fronte, al fine di dichiarare nel dettaglio tutti i redditi percepiti nell’anno precedente. Nel conguaglio fiscale inoltre, si vengono ad evidenziare eventuali spese spettanti o detraibili, fino a conoscere gli importi che è necessario versare per essere in regola.
É bene considerare tuttavia, che la dichiarazione 730/2025 si basa sulle tipologie differenti di calcolo dell’acconto. L’Agenzia delle Entrate infatti, può eseguire il suo conteggio basandosi su un metodo storico o su quello previsionale. Inoltre, grazie alla possibilità di usufruire di deduzioni di imposta e detrazioni, si possono notevolmente abbattere le tasse pagando meno del previsto.
Ormai da diverse settimane i contribuenti si stanno organizzando per sottoporre all’Agenzia delle Entrate la dovuta documentazione, al fine di completare la dichiarazione entro il termine stabilito. Le date ultime fissate per l’invio sono il 31 ottobre 2025 per quanto riguarda il modello dei Redditi e il 30 settembre 2025 per il modello 730.
Conviene comunque sbrigare le pratiche prima di queste scadenze, poiché ciò consentirà di essere tra i primi a ricevere l’eventuale rimborso Irpef, che verrà calcolato a luglio. Prima di procedere però, è bene conoscere alcuni semplici trucchi che possono essere utili a risparmiare con la dichiarazione.
La giusta compilazione del 730/2025 può contribuire ad abbassare gli importi dovuti all’Agenzia delle Entrate. É bene innanzitutto considerare la possibilità delle deduzioni fiscali, che aiutano a ridurre la base imponibile sull’Irpef.
Tra queste nel 2025 sono da ricordare: le spese mediche e di assistenza per persone disabili secondo la legge 104, i contributi versati a favore di istituzioni religiose, quelle per gli addetti ai servizi familiari e domestici, quelli ai fondi del Servizio sanitario nazionale. Si aggiungono a questi l’assegno corrisposto al coniuge e i contributi previdenziali e assistenziali.
Le spese detraibili effettuate nel 2024 sono altrettanto importanti. Bisogna dunque controllare se tra queste vi sono spese scolastiche ed universitarie, spese funebri, pagamenti dell’affitto o spese sanitarie e acquisto di farmaci. Inoltre è essenziale verificare gli eventuali limiti di reddito dei figli a carico e dunque le spese effettuate per loro.
Per l’anno in corso il reddito massimo per essere considerati a carico dei genitori si differenzia in 2.840 euro per i figli con età superiore ai 24 anni e 4.000 euro per quelli con età inferiore. Infine, un’ulteriore possibilità da sfruttare è quella della previsione per il calcolo dell’acconto Irpef, che dovrà essere versato almeno in parte entro il 30 giugno.
Tuttavia è bene considerare che, qualora gli acconti versati risultino troppo bassi rispetto al dovuto dell’anno e non raggiungano alla fine il 100%, si sarà soggetti ad essere sanzionati. Rimane anche la possibilità di non pagare gli acconti, indicando la propria scelta nelle apposite sezioni del modello.
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