Posso lasciare la mia eredità a chi voglio? Su quale parte gli eredi non possono fare nulla

Siamo davvero liberi di lasciare i nostri beni a chi vogliamo? La legge italiana ha qualcosa da dire in merito, e la risposta potrebbe sorprenderti.

Ti sei mai chiesto cosa succede ai tuoi beni dopo la tua dipartita? Se pensavi che grazie ad un testamento la decisione spettasse solo a te forse dovrai ricrederti. Magari hai pensato di lasciare tutto al tuo cane o alla tua migliore amica.

persona che timbra fogli
Posso lasciare la mia eredità a chi voglio? Su quale parte gli eredi non possono fare nulla-Senioritalia.it

Purtroppo la legge italiana non è così flessibile e prevede delle regole ben precise. In pratica, c’è una lista di persone che, volenti o nolenti, hanno diritto a una fetta della tua eredità. Ma fino a che punto puoi davvero decidere chi avrà cosa? E chi sono questi “privilegiati” che non possono essere esclusi?

Posso davvero decidere a chi lasciare la mia eredità? I limiti imposti dalla legge

Quando arriva il momento di mettere nero su bianco le proprie ultime volontà, bisogna fare attenzione: la legge stabilisce che alcune persone devono essere tutelate, anche se magari non ci si parla da anni o si sono comportate male. Il coniuge, per esempio, non può essere escluso, anche se tra voi l’amore è finito da tempo e ormai siete più coinquilini che altro.

mano con foglio chiuso in ceralacca e casa
Posso davvero decidere a chi lasciare la mia eredità? I limiti imposti dalla legge -Senioritalia.it

I figli, poi, hanno sempre diritto a una parte dell’eredità, così come i genitori, ma solo se non ci sono figli a far valere il loro diritto di prelazione. Anche se il desiderio di diseredare qualcuno può essere forte, la legge ti ricorda che la famiglia viene prima di tutto.

Non solo la legge decide chi deve ereditare, ma stabilisce anche le proporzioni esatte della divisione del patrimonio. Se muori e lasci solo il coniuge, metà dell’eredità va a lui o lei, senza discussioni. Se hai anche un figlio, la situazione si fa più interessante: un terzo al coniuge, un terzo al figlio e il restante terzo lo puoi destinare a chi vuoi, magari a un ente benefico o a quel nipote che si è sempre fatto in quattro per te. Ma se i figli sono due o più, la libertà di scelta si restringe ancora di più, perché la legge impone che la maggior parte del patrimonio vada divisa equamente tra loro.

E se non hai figli, ma hai ancora i genitori in vita? Allora il coniuge deve condividere l’eredità con mamma e papà. Se eri separato ma non divorziato, il tuo ex coniuge potrebbe ancora vantare dei diritti, a meno che la colpa della separazione non sia stata sua. Se, invece, sei divorziato o single e hai solo figli, questi si spartiranno almeno la metà del patrimonio, mentre se sono più di due, la loro quota arriva ai due terzi, lasciando ben poco margine per eventuali “regali” ad altre persone.

persona che firma
Tutto quello che dice la legge su come lasciare l’eredità-Senioritalia.it

E qui arriviamo a una nota dolente: in Italia, il partner convivente non è considerato erede legittimario. Traduzione? Se uno dei due muore senza aver lasciato un testamento, l’altro non riceve assolutamente nulla. L’unico modo per garantire al proprio compagno qualcosa è scrivere un testamento, ma con attenzione, perché non si può intaccare la quota di legittima spettante ai parenti stretti. Un’alternativa potrebbe essere fare donazioni in vita, ma anche queste potrebbero essere contestate dagli eredi, se scoprono che hai dato troppo a qualcun altro e troppo poco a loro.

Scrivere un testamento è sicuramente utile per mettere ordine nei propri beni e assicurarsi che vadano alle persone giuste, ma non si può fare tutto quello che si vuole. Quindi, se vuoi evitare che la tua successione si trasformi in una battaglia epica tra parenti, meglio informarsi bene e, magari, chiedere consiglio a un esperto per non lasciare dietro di te solo caos e recriminazioni.

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