Dimagrire in pochi semplici passi, con la dieta delle briciole: il metodo che accompagna verso un benessere duraturo.
Con la primavera alle porte si inizia a sentire il bisogno di rimettersi in forma, magiare meglio e magari dedicarsi allo sport. Spesso ci si riversa sulle solite diete da fame, difficili da portare avanti e molto stressanti.
Quando la dieta è eccessivamente restrittiva, che promettono grandi miracoli, sono anche quelle che generano maggiore frustrazione. Il primo periodo della dieta è infatti quello più difficile, sopratutto se non si vedono i risultati sulla bilancia.
Sopratutto se il regime alimentare è insostenibile e molto ristretto la frustrazione ha la meglio sulla buona volontà. Tuttavia, ultimamente si parla molto della dieta delle briciole, ideata dal medico nutrizionista Enrico Veronese.
Come funziona la dieta delle briciole: il segreto per un cambiamento duraturo
Le diete che comunemente si trovano online ci convincono che per perdere peso sia necessario rinunciare a numerosi alimenti. Inoltre, il più delle volte, causano l’effetto yo-yo per via di un approccio che alla fine diventa insostenibile.
Quando un regime alimentare impone restrizioni drastiche porta spesso a un senso di privazione che, alla lunga, diventa insostenibile. Così, dopo un iniziale dimagrimento si torna alle vecchie abitudini e si riprendono i chili persi. Il biologo e nutrizionista Enrico Veronese nel suo libro La dieta delle briciole: cambiare per dimagrire e sopratutto per mantenere i risultati (Mondadori Electa) ha voluto fornire le sue dritte da esperto su come mantenere una dieta sana ed equilibrata.
Il segreto per dimagrire è finalmente svelato ed’è più banale di quello che si possa pensare (almeno sulla carta): cambiare atteggiamento mentale. Ovviamente per poter intraprendere un simile percorso bisogna avere costanza e pazienza. Non si può infatti pensare di cambiare il proprio mindset.
Da qui il nome del libro, la dieta delle briciole fa infatti riferimento ai piccoli cambiamenti progressivi da attuare, capaci di creare, uno alla volta, un percorso solido. I primi passi consigliati dal medico riguardano sostituzioni intelligenti, come il preferire alla classica pasta una variante integrale, che sia di buona qualità. Questa accompagnata da un sugo gustoso non farà sentire la mancanza della pasta di grano.
Oppure cucinarsi piatti gratificanti, come un dessert preparato con lo yogurt greco, leggero ma gustoso al tempo steso. Inoltre, è bene prestare attenzione alla presentazione: il momento del pasto deve essere una coccola e dunque è bene che sia gratificante e gustoso anche alla vista.
Proprio per questo Veronese avanza la teoria dell’ospite: dovremmo trattare noi stessi esattamente come faremmo con ospite di riguardo. Tornando all’esempio dello yogurt greco, suggerisce di non mangiarlo dalla confezione di plastica ma di trasformarlo in qualcosa di gustoso e invitante, da servire magari in una ciotola in ceramica. La dieta delle briciole non impone rinunce drastiche e associando il cambiamento a qualcosa di positivo si avrà più forza di volontà nel portarlo avanti
