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A 106 anni sulla copertina di Vogue

In copertina per l’edizione filippina, è la modella più anziana di sempre ad aver posato per l’iconico magazine di moda

Con un profilo Instagram che conta 25.400 follower, Apo Whang-Od, nelle Filippine è considerata un’icona, all’età di 106 è la più anziana “mambabatok”, termine che indica l’arte del tatuaggio batok, insegnatale dal padre quando era una ragazzina. Vogue Filippine ha dedicato il numero di aprile alla tatuatrice, conosciuta anche come Maria Oggay, che a 106 anni è la modella più anziana ad aver posato per la copertina del magazine.

“Annunciata come l’ultima mambabatok della sua generazione, ha impresso i simboli della tribù Kalinga, che significano forza, coraggio e bellezza, sulla pelle di migliaia di persone che hanno compiuto il pellegrinaggio fino a Buscalan”, si legge in un post di Vogue Filippine. E ancora: “Apo Maria è il simbolo della forza e della bellezza dello spirito filippino”.

Nata il 17 febbraio 1917, cresciuta nel villaggio di montagna di Buscalan, nella provincia di Kalinga, a quindici ore di macchina a nord di Manila. Ha iniziato a studiare questa pratica grazie a suo padre, anche se a quell’epoca solo gli uomini erano autorizzati ad imparare a tatuare. Whang-Od, non avendo figli, ha insegnato alle sue nipoti questa antica tecnica artistica, una tradizione che si tramanda solo ed esclusivamente tra consanguinei.

La tecnica del tatuaggio batok è molto antica, si usa la spina di una pianta di agrumi conosciuta come Calamansi (il lime delle Filippine), inserita in una canna di bambù, si prepara l’inchiostro miscelando carbone e acqua, poi, aiutandosi con un piccolo martello di bambù, si eseguono i fori sulla pelle con la spina intrisa di colore. Un procedimento doloroso ma ricco di significato.

Nel 2020 la Commissione nazionale per la cultura e le arti (NCCA) delle Filippine le ha conferito il premio Dangal ng Haraya per il patrimonio culturale immateriale. Nelle motivazioni che accompagnano il riconoscimento, si legge: “In quanto erede di una pratica tradizionale, merita onore e riconoscimento per il suo contributo. Ha fatto crescere l’attenzione verso la pratica indigena del tatuaggio e la cultura filippina tutta”

Fonte: Vogue

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