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Come si legge la bolletta della luce

Alcune delle voci in bolletta possono essere poco chiare a chi le legge. L’impegno per rendere le utenze trasparenti non sembra essere ancora abbastanza soprattutto per gli Over 65.

Leggere una bolletta della luce non è semplice per nessuno, specialmente per le persone anziane. Con questo articolo andremo a capire nel dettaglio come si legge la bolletta della luce, entrando in ogni minimo particolare. Dati di fornitura, costi, dettaglio fiscale, canone e consumi. Senza tralasciare nulla proveremo a rendere una bolletta davvero trasparente.

I dati di fornitura (bolletta della luce)

La prima cosa che salta all’occhio quando apriamo una bolletta della luce o del gas, sono i dati di fornitura. Ma cosa sono? Nello specifico all’apertura della fatidica busta troviamo:

  • Data di attivazione della fornitura: la data di inizio fornitura;
  • Dati della bolletta: il numero e la data della fattura e la tipologia di fornitura;
  • Dati del cliente: il titolare del contratto con nome o ragione sociale, indirizzo di residenza, codice fiscale o partita IVA;
  • Denominazione del contratto: il nome dell’offerta luce attivata;
  • Il codice POD: il “POINT OF DELIVERY”, il punto di prelievo. Inizia con IT e si tratta di un codice a 14 cifre;
  • L’indirizzo di recapito: l’indirizzo al quale viene inviata la bolletta della luce, e l’indirizzo di fornitura;
  • Livello massimo di potenza: il livello massimo di potenza consumata dal cliente durante l’ultimo periodo di fatturazione;
  • Numero Cliente: il numero a 9 cifre che identifica il titolare del contratto di fornitura;
  • Tipologia di cliente: cliente domestico, o azienda, residente o non residente;
  • Tipologia di pagamento: il pagamento avviene tramite addebito diretto o altri metodi di fatturazione;
  • Tensione di fornitura: fornitura in Bassa Tensione o in Alta Tensione e il Voltaggio della fornitura;
  • Periodo fattura e totale da pagare: la scadenza del pagamento e l’importo da versare;
  • Potenza contrattualmente impegnata: i chilowatt di potenza erogabili dal contatore secondo il contratto, spesso sono 3kW, ma in base alle esigenze si può passare a 4,5kW o 6kW.
  • Potenza disponibile: i chilowatt disponibili per il consumo.

Secondo la legge bisogna che siano facilmente leggibili e rintracciabili i recapiti del servizio guasti e quelli che servono per ricevere informazioni o presentare un reclamo.

Le spese per la bolletta della luce

In sintesi le voci di spesa sulla bolletta della luce si possono ridurre a:

  • Spesa per l’energia: la spesa per il consumo di elettricità, con una componente fissa e un’altra variabile;
  • Spese per il trasporto e gestione contatore: tutte le spese per l’erogazione del servizio, imputate al distributore di energia.
  • Spese oneri di sistema: costi aggiuntivi che servono per il raggiungimento di obiettivi di interesse comune (es. investimento su energie rinnovabili)
  • Imposte e IVA: l’IVA, l’imposta sul valore aggiunto e l’accisa, l’imposta sul consumo
  • Canone di abbonamento per la TV: la voce relativa al pagamento del canone TV

E il consumo annuo per la bolletta della luce?

Nella bolletta della luce possiamo trovare una minuziosa descrizione dei consumi, ma è importante anche fare caso a queste tre voci:

  • lettura rilevata: la lettura rilevata dal distributore
  • auto-lettura: eseguita direttamente dal cliente, da comunicare periodicamente al fornitore, leggendo il numero che compare sul display del contatore
  • lettura stimata: il numero che dovrebbe comparire sul display del nostro contatore.

Comunicare la lettura dei nostri contatori è sempre un buon metodo per non incappare in sorprese molto poco simpatiche in fase di conguaglio.

Queste sono le cose più importanti da sapere su come si legge una bolletta della luce, non dimenticate di tenere sempre sotto controllo i vostri consumi, anche in ottica di un sistema circolare e di un’economia sostenibile.

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