Non è semplice parlare di incontinenza urinaria, non è facile soprattutto per chi ne soffre. Andiamo a scoprire quali sono le tipologie di incontinenza e quali le possibili soluzioni per attenuare il problema.
L’incontinenza urinaria è una condizione patologica caratterizzata dalla perdita involontaria di urina.
Questa patologia interessa circa 5 milioni di persone in Italia e nel 90% dei casi colpisce il genere femminile. La qualità di vita delle persone interessate dall’incontinenza urinaria è completamente modificata, in proporzione alla gravità del disturbo.
L’incontinenza urinaria è la patologia con il più alto tasso di crescita all’anno. Le cause ed i fattori di rischio sono numerosi ed ogni giorno la persona colpita, può perpetrare gli stessi errori incorrendo nel tempo nella patologia stessa.
Le cause sono correlate con alcune situazioni fisiologiche, come ad esempio il numero di parti vaginali, la menopausa o l’attività lavorativa pesante, oppure con alcune situazioni parafisiologiche o patologiche, come l’obesità, la stipsi, le broncopneumopatie ostruttive, causate spesso dal fumo di sigaretta, il diabete mellito, i fallimenti della chirurgia uro-ginecologica, le alterazioni cognitive ed alcune patologie neurologiche (Morbo di Parkinson o patologie neurodegenerative).
Esistono diversi tipi di incontinenza urinaria ed i seguenti sono i più comuni:
• L’incontinenza urinaria da sforzo (stress), che si manifesta quando aumenta la pressione intraddominale sulla vescica in occasione di uno sforzo fisico, ma anche quando semplicemente si ride, si tossisce o si starnutisce. Ciò si verifica principalmente nelle donne e talvolta negli uomini (il più delle volte a seguito di un intervento chirurgico alla prostata).
• L’Incontinenza urinaria da urgenza, che è associata all’impellente sensazione di dover urinare ed è generalmente provocata da contrazioni irrefrenabili e incontrollabili della vescica. In una vescica correttamente funzionante, il muscolo detrusore della parete vescicale rimane rilassato fin quando non si raggiunge la normale capacità vescicale (circa 500 ml). In presenza di incontinenza urinaria da urgenza, la vescica avverte la necessità di svuotamento molto più frequentemente e soprattutto con volumi decisamente inferiori con conseguenti perdite urinarie.
• L’incontinenza urinaria mista, che si presenta quando vi sono i sintomi caratteristici di entrambe le tipologie di incontinenza.
L’incontinenza urinaria può essere trattata e in molti casi curata. Per questo motivo, è importante parlarne con il proprio medico o con personale paramedico (Infermiere ed ostetriche) al fine di affrontarli. Ciascuna tipologia di incontinenza è trattabile con una o più modalità specifiche e, in casi selezionati, sono possibili diversi trattamenti multidisciplinari come:
• La Terapia Riabilitativa del pavimento pelvico con l’esecuzione di esercizi fisici specifici o con l’utilizzo di apparecchiature che migliorano e rinforzano la muscolatura del pavimento pelvico attraverso dei percorsi di contrazione muscolare creati appositamente (biofeedbackterapia) o con stimolazione elettrica passiva compensando il deficit che si è venuto a creare. Tale terapia può essere eseguita da personale infermieristico, ostetrico o fisioterapiste con risultati che possono raggiungere l’80-85% di guarigione o miglioramenti. Tale terapia deve essere continuata a domicilio dal paziente.
• La Terapia farmacologica con la somministrazione di farmaci che riducono la contrattilità del muscolo detrusore della vescica (farmaci parasimpaticolitici o beta-3 agonisti).
• La Terapia chirurgica per l’incontinenza urinaria da sforzo che tratta il problema con tecniche mini-invasive introducendo materiali di sostegno biocompatibili (es. benderelle o sling sottouretrali), con un taglio di pochi centimetri eseguiti per via vaginale o per via perineale (nel maschio) e con un più rapido recupero completo post-intervento.
Altro tipo di intervento mini-invasivo consiste in iniezioni sul collo vescicale con agenti volumizzanti.
Infine nei casi di incontinenza urinaria da urgenza possono essere utilizzati dei dispositivi per regolare correttamente l’innervazione della vescica (neuromodulazione sacrale) oppure delle iniezioni intravescicali con tossina botulinica che riducono la contrattilità vescicale