Ecco uno schema che chiarisce le idee
I sintomi che riscontra chi subisce un calo dell’udito sono molteplici.
I più facili da riscontrare sono quelli compresi nella vita quotidiana come la difficoltà a percepire:
- conversazioni in contesti affollati e rumorosi (ad esempio, al supermercato e al ristorante)
- ascolto della voce dei bambini
- dialoghi articolati sottovoce o in ambienti riverberanti (ad esempio, in chiesa)
- conversazioni al telefono
- ascolto di fonti sonore come televisione o radio
- dialoghi in macchina
- riunioni in ambiente di lavoro (difficoltà ad ascoltare più voci contemporaneamente)
Per rilevare la presenza di ipoacusia è fondamentale affidarsi ad una visita otorinolaringoiatrica specialistica per rilevare l’eventuale presenza dell’ipoacusia, così da comprenderne grado e soluzione terapeutica.
Le cause? Sono numerose ed al loro variare, varia la tipologia di ipoacusia. Le principali e più riconosciute sono:
- Rumore: l’ipoacusia da rumore è una delle situazioni più frequenti. Deriva da un’esposizione prolungata ad alte intensità sonore oppure a suoni di breve durata ma intensi.
- Età: la presbiacusia è la diminuzione naturale della capacità uditiva e può essere presente a partire dai 50 anni d’età circa.
- Predisposizione genetica
- Infezioni: specifiche infezioni interne e infiammazioni dell’orecchio
- Acqua nelle orecchie: i liquidi che si infiltrano nelle orecchie possono causare infiammazioni e perdita dell’udito
- Pressione nell’orecchio: gli sbalzi di pressione dell’aria provocano spesso la sensazione di orecchio ovattato
- Farmaci, fumo e alcol: determinati medicinali possono avere come effetto un deficit uditivo, fumo e alcol possono diventare problematici per la percezione uditiva
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